Allenatori Serie A
Exploit
Ereditata una situazione disperata creata anche da Gabriele Cioffi, quello dell’uscita “non per sdrammatizzare, ma per sorvolare” dopo i cori razzisti contro Maignan, ha salvato l’Udinese all’ultima giornata vincendo una sfida diretta fuori casa. Non confermato per il prossimo anno, speriamo che qualche squadra gli dia la chance per una carriera sino ad ora diciamo molto sotto tono.
Stagione perfetta giocando un grande calcio incantando tutti in Europa e in Italia. La vittoria di Europa League è una perla di calcio straordinaria considerando anche l’avversario (Bayer Leverkusen) imbattuto. Poi un ottimo piazzamento in campionato fra le prime quattro. Il meno che accompagna il 10 in pagella è solo per la sconfitta in finale di Coppa Italia. Un grande allenatore per una grande società.
Dopo l’allontanamento di D’Aversa per motivi comportamentali oltre che per il calo di risultati, Gotti è riuscito a raggiungere la salvezza con largo anticipo. Un bel piccolo miracolo per il Lecce grazie anche a un’ottima società alle spalle.
Ha stravinto il campionato di Serie A portando la seconda stella e la Supercoppa all’Inter. Serio e preparato, è maturato nel corso degli anni dimostrando di saper gestire anche i grandi giocatori e alcune delle loro partenze. Peccato per l’eliminazione prematura in Champions e Coppa Italia.
È l’allenatore emergente della Serie A. Serio e preparato, ha fatto la gavetta dimostrando sempre capacità e raggiungendo sempre il massimo con i giocatori a sua disposizione. Aver portato il Bologna in Champions è da considerarsi un grandissimo risultato. Destinato ad allenare la Juventus.
In ascesa
Il suo ritorno alla Juve è stato difficile anche complice le turbolenze societarie che gli hanno fatto perdere i punti di riferimento e di supporto in una dirigenza modesta e a lui nemica. Ha vinto la Coppa Italia e qualificato la Juventus per la prossima Champions League. Brutta la chiusura del rapporto con scene che forse un grande allenatore come lui avrebbe potuto evitare, ma la società ha le maggiori colpe.
Ha preso il posto di Mourinho, che recentemente di “Special One” aveva solo il rapporto con i tifosi. Non aveva esperienza in Serie A ma con buon senso e un grande carisma ha cercato di trasmettere energia a uno spogliatoio difficile. Non aveva una rosa da scudetto ma un posto in Champions era d’obbligo, invece ha raggiunto un sesto posto in campionato e una semifinale di Europa League.
Dopo vari esoneri, ecco il rilancio a Frosinone dove sembrava avesse ritrovato la sua dimensione tecnica e le spalle coperte anche in questo caso da dirigenti che conosco il calcio e le sue dinamiche. La mancata salvezza all’ultima giornata per di più in casa è un altro grande neo che si aggiunge alla sua carriera.
Ha riportato il Genoa in serie A e lo ha portato a metà classifica esprimendo un gioco piacevole. Allenatore bravo ed emergente di cui sentiremo sicuramente parlare.
Allenatore emergente dal grande carattere. La seconda consecutiva sconfitta nella della Conference League non lo ha potuto consacrare nell’olimpo degli allenatori italiani ma esserci arrivato è un merito. La sua Fiorentina ha giocato molto bene ma in campionato ha mancato di continuità e l’ottavo posto non è stato soddisfacente. Con una buona società alle spalle avrebbe potuto avere qualche punto in più. Il Bologna sarà la sua nuova sfida.
Ha sostituito Paolo Zanetti e Aurelio Andreazzoli portando l’Empoli ha una salvezza disperata all’ultimo minuto del campionato. Ha grinta e carattere perfetto per squadre che devono raggiungere la salvezza e valorizzare qualche giovane.
Giovane e competente. La squadra ha giocato bene e ha sempre avuto una posizione di classifica tranquilla. Allenatore che riesce a gestire giocatori giovani ed esperti con buoni risultati. Ha alle spalle Galliani, vecchia volpe del calcio italiano.
Ha appena chiuso il suo ciclo al Milan con la vittoria di uno scudetto due anni fa. Questo anno con un gioco meno convincente, è arrivato secondo in campionato ma male in Champions e Coppa Italia. Ha subito sicuramente l’influsso di una società non all’altezza del Milan. Rimane un ottimo allenatore.
Stabile
Un inizio forte con bel gioco, poi un appannamento evidente nella seconda fase. La situazione societaria di certo non ha aiuta la serenità all’interno dello spogliatoio. Ha conseguito una salvezza insperata e ora la sfida di allenare una società come la Lazio.
Allenatore bravo e di carattere, ma il Torino ha continuato anche questo anno a non avere continuità di gioco e risultati. Rimane sempre una incompiuta forse penalizzata da una dirigenza non all’altezza. Il nono posto di questo anno la tiene ancora fuori dall’Europa.
Difficilmente giudicabile dopo aver preso il posto di Sarri a poche giornate dalla fine. Ha dato una scossa alla quadra ma perso la semifinale di Coppa Italia ma raggiunto il settimo posto in Serie A. Per la Lazio è stato il primo anno senza Tare alle spalle. Ha rotto con la società a fine stagione e aspettiamo la sua prossima sfida per dare un giudizio più reale
In discesa
Il Napoli campione d’Italia con Spalletti, né con Garcia né con Mazzarri ne con Calzona ha giocato bene in questa stagione. La rosa era stata rafforzata ma nessuno è riuscito a gestire il grande nervosismo nello spogliatoio e del proprio presidente. Il decimo posto in campionato e una deludente Champions e Coppa Italia è il naturale frutto di una società confusa e arrogante.
Ha preso il posto di Sosa e poi di Liverani e poi di Filippo Inzaghi. La Salernitana è retrocessa e sicuramente non è colpa sua con soli 17 punti e due vittorie su 38 partite. Una società praticamente inesistente e un progetto tecnico confuso nonostante un monte salari decisamente alto.
Dopo una bellissima stagione nel 2022-23, questo anno una retrocessione non prevista. La rosa non è proprio adeguata colpa di un management alle spalle presuntuoso. Comunque un ottimo giovane allenatore di cui sentiremo parlare in futuro.
Sofferta permanenza in A dopo un difficile inizio di stagione nonostante una rosa a disposizione da metà classifica. Rispetto al plotone dei nuovi giovani allenatori in Serie A, Ranieri sembra un po' stanco e datato. Ottimo e serio professionista, ma giusto lasciare.
Per proposte e interventi questi i recapiti da contattare: tel. 06-93574813 redazione@attimo-fuggente.com
E ogni giorno news ed informazioni direttamente sul sito http://www.attimo-fuggente.com/