Incontro con il numero uno della divisione consumer a Londra per il lancio della nuova linea top di gamma. “I nostri nuovi dispositivi non hanno rivali per foto, video e batteria”. Lo schermo? Un compromesso che non ha prezzo. In attesa del pieghevole e del 5G
Il Mate 20 Pro, modello di punta, sarà in vendita dal 26 ottobre a 1099 euro: più del flagship Samsung, ma meno dell’iPhone. Arriva con uno schermo grande (6.39’’), riconoscimento facciale, sensore per impronte nel display, tripla fotocamera Leica, una batteria portata al massimo (4200mAh) e l’Ai che aiuta a migliorare video e foto. Per questo è in tutto e per tutto superiore all’iPhone, insiste Yu che non ha paura di fare confronti dietro le quinte della presentazione all’ExCeL di Londra, in un incontro esclusivo con Repubblica.Ci siamo chiesti cosa potevamo fare per evitare di restare con la batteria a terra a mezzanotte e abbiamo creato quick e reverse charge, la ricarica veloce e wireless. Abbiamo migliorato lo scatto in condizioni di luce scarsa, ottenendo un risultato inatteso. Questo, unito alle dimensioni compatte e alla qualità dello schermo, fanno del Mate 20 Pro uno smartphone che non ha pari. E continueremo a investire per migliorarlo.
E l’intelligenza artificiale?Come Apple, anche Huawei sembra avere capito che la salute è un obiettivo primario?
Può capitare a chiunque di avere un problema anche minimo al cuore, una aritmia, nell’arco di 24 ore. E individuarla può salvare la vita a chi soffre di cuore. Ecco perché la tecnologia non può che aiutarci, in qualsiasi momento e attività della nostra vita. In futuro, per dire, potremo anche comprare un paio di stivali semplicemente fotografandoli con lo smartphone.
Lo schermo pieghevole è vicino?
Ci stiamo lavorando, ma non è ancora il momento. Lo schermo del Mate 20 X (7.2’’) è grande e sta in una mano: per ora ci accontentiamo del compromesso.
Quanto ‘gioca’ il mercato del gaming sulle vendite?
Gioco su smartphone e video sono al centro dell’attenzione da parte dei più giovani e noi abbiamo risposto con il Mate 20 X e Mate 20 Pro: schermo grande e durata massima per una performance senza eguali sul mercato.
Cosa non siete riusciti a mettere nei Mate 20?
Un sensore 3D più grande, ma avrebbe occupato troppo spazio. Stessa cosa per la batteria: ecco perché i Mate 20 sono il risultato di un compromesso ottimale per prestazioni e dimensioni. Senza contare lo scan per l’impronta digitale sotto lo schermo: non è facile offrire tutto questo in una superficie così ridotta.
E il design, quanto è importante?
Mai prodotti smartphone così sottili, e dentro c’è tutto quello che serve. Oggi tutti vogliono schermi belli e ben leggibili per guardare video, fare belle foto e giocare. Ma tutto ha un costo, soprattutto il vetro, e noi abbiamo dato il massimo offrendo molto più di tutti gli altri dispositivi, persino di questo (e ride, indicando un iPhone X, ndr).
Gli smartphone Huawei avranno mai un sistema operativo proprietario?
In Cina lo stiamo sviluppando e pensiamo di distribuirlo a livello globale, grazie anche a partnership con Google, Amazon Alexa e Microsoft. Con il Watch GT siamo andati in questa direzione.
Il 5G sembra essere vicino, ma dai senatori Usa è arrivato un invito al Canada per escludere Huawei dalle reti. Intravede una strada senza ostacoli?
Ormai siamo connessi sempre e ovunque, non può che essere il futuro. Contiamo di essere pronti per il prossimo anno in Cina, Giappone e Corea. Ma anche in Europa, e nel resto del mondo.
Gaia Scorza Barcellona, Repubblica