Il Ceo di Facebook “sarà a Bruxelles appena possibile, speriamo già la prossima settimana”, per vedere i leader dei vari gruppi politici, ha annunciato il presidente del Parlamento europeo
Dopo settimane di negoziati, il Ceo e fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, ha accettato di incontrare degli eurodeputati a Bruxelles. La riunione, destinata a spiegare l’uso dei dati personali di milioni di utenti del social network alla luce dello scandalo Cambridge Analytica, avverrà a porte chiuse. Zuckerberg “sarà a Bruxelles appena possibile, speriamo già la prossima settimana”, per vedere i leader dei vari gruppi politici, ha annunciato il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. L’incontro avverrà a porte chiuse, ha dichiarato una fonte all’Euparlamento, citata da AFP, nel corso di una “conferenza dei presidenti” che tradizionalmente si svolge il giovedì.
“Dev’essere un’audizione pubblica, perché non un Live su Facebook?”, ha scritto polemicamente su Twitter Guy Verhofstadt, presidente del gruppo Alde, annunciato che boicotterà la riunione, se si svolgerà in privato come previsto: “Non parteciperò, se sarà a porte chiuse”. Stessa posizione per i presidenti del gruppo ecologista Philippe Lamberts e Ska Keller, che “vista la profonda sfiducia causata dallo scandalo” ritengono l’incontro “debba essere pubblico”. Intanto l’Eliseo ha dato notizia che il presidente francese Emmanuel Macron riceverà il 23 maggio Zuckerberg, assieme a una cinquantina di dirigenti di grandi imprese del settore tecnologico.
Il suo arrivo in Europa avverrà nello stesso periodo in cui entrerà in vigore, il 25 maggio, il regolamento europeo sulla protezione dei dati (Gdpr), che obbliga i gruppi internet a modificare le condizioni di utilizzo per gli utenti europei. Una portavoce di Facebook, citata da Bbc, ha detto di non saper dire se Zuckerberg incontrerà altri leader europei o andrà in altri Paesi. Ha dichiarato: “Abbiamo accettato la proposta” di “incontrare i leader del Parlamento europeo e apprezziamo l’opportunità di dialogo, di ascoltare le loro opinioni e di mostrare i passi che stiamo facendo per meglio proteggere la privacy delle persone”.
A questo proposito, anche Tajani ha commentato: “I nostri cittadini meritano una spiegazione piena e dettagliata. Accolgo con favore la decisione di Zuckerberg di presentarsi di persona davanti ai rappresentanti di 500 milioni di europei, è “un passo nella giusta direzione per ripristinare la fiducia”. In precedenza Zuckerberg non aveva accettato l’invito di parlare a Bruxelles, dopo che aveva testimoniato al Congresso degli Stati Uniti. Aveva poi anche ipotizzato di inviare un delegato a parlare agli europarlamentari al suo posto.
La Stampa.it