Niente più rincari di massa da aprile. Tim, Vodafone, Wind 3 e Fastweb cambiano strada, ognuno con una propria scelta, differenziando le proprie mosse. Ecco i dettagli
Grande dietrofront sugli aumenti delle offerte telefoniche fisse e mobili, che erano previsti dal primo aprile. Alcuni operatori hanno già annunciato le novità (Vodafone e Fastweb); altri, a quanto risulta a Repubblica, si preparano a farlo. Buone notizie, quindi, ma che arrivano in risposta alla bacchettata dell’Antitrust. Gli operatori così provano a evitarne le sanzioni, basate sull’ipotesi che ci fosse un cartello tra loro (avevano deciso gli aumenti in simultanea). Vodafone è stata la prima ad annunciare lo stop ai rincari dei canoni mensili (dell’8,6 per cento circa), che – come gli altri operatori – miravano a lasciare invariato il costo annuale nel ritorno alla tariffazione mensile (da quella a 28 giorni, che è vietata per legge a partire dal 5 aprile). Fastweb invece ha lanciato offerte fisse e mobili dal prezzo ridotto (e anche caratterizzate da una maggiore trasparenza), a cui tutti gli utenti (anche quelli vecchi) possono aderire gratis. Tim fa sapere che “Pur non condividendo il merito del provvedimento cautelare Antitrust, Tim sta mettendo in campo tutte le misure necessarie per ottemperare e differenziare ulteriormente le offerte sia fisse sia mobili“. Wind Tre, a quanto risulta, non prevede rincari su 10 milioni di utenti; per gli altri gli eventuali aumenti di prezzo non supereranno, mediamente, il 5,6%. Mentre per Vodafone e Fastweb la situazione è già chiara, quindi, per Wind 3 e Tim ciascuno utente scoprirà il proprio destino nel corso di aprile. Differenziare è la parola d’ordine. Da quanto risulta dalla lettura del dispositivo dell’Antitrust, infatti, il problema non sono gli aumenti in sé quanto la loro contemporaneità. Se gli operatori si differenziano nella strategia di ritorno a tariffa mensile evitano alla radice l’accusa di cartello. E si differenziano perché Vodafone ha cancellato a tutti i rincari, Fastweb presenta offerte scontate che i vecchi utenti (impattati dai rincari) ora dovrebbero affrettarsi a sottoscrivere. Tim e Wind 3 differenzieranno le scelte a seconda dei casi, ma l’orientamento sembra sempre quello di ridurre al minimo i rincari. Certo meglio di quanto annunciato prima. In particolare, Fastweb – il cui annuncio è il più articolato – dichiara che “da ieri nel prezzo mensile Fastweb saranno incluse tutte le componenti che solitamente vengono fatte pagare a parte – ad esempio il prezzo di attivazione, il contributo aggiuntivo per il modem o l’opzione ultrafibra. Fastweb esporrà nella propria bolletta – con cadenza mensile e non più bimestrale proprio nell’ottica di aumentarne la chiarezza – un prezzo unico, semplice e trasparente, che non aumenta alla fine del periodo promozionale: 29,95 euro al mese per Internet illimitato e 34,95 euro al mese per internet e chiamate illimitate verso tutti i numeri fissi. Le chiamate verso i mobili avranno un costo di 0,05 euro al minuto, fino ad un sesto del prezzo applicato dagli altri operatori”. Altra novità, abbastanza unica sul mercato: ha eliminato ogni vincolo mensile sul fisso. Su mobile, invece, la principale nuova offerta scontata dà 8GB, 700 minuti e 700 SMS a 6,95 euro al mese per i clienti fissi (10,95 euro al mese per i clienti solo mobile). La parola ora all’Antitrust, comunque, che dovrà decidere se gli operatori hanno fatto bene i compiti e quindi archiviare il procedimento. O se sanzionarli comunque, anche se non sarebbe chiaro su quale base – in questo caso – considerando che i rincari non erano ancora scattati e quindi il cartello eventuale non si era ancora espresso sul mercato.
di Alessandro Longo, La Repubblica