La classifica di Best place to work individua quali sono le imprese che in Italia mettono al centro welfare e benessere dei dipendenti. Perché in un ambiente sereno e costruttivo si lavora meglio. Tra gli altri nomi Hilton e Mars, oltre a aziende di biotecnologie dove la presenza femminile è alta
Ci sono aziende in Italia dove si lavora meglio che altrove. Tutte private, il pubblico non è preso in considerazione. Sono cento e stilare la classifica è il “ramo” italiano del Best place to work institute, nato negli Usa quasi per caso e approdato nel 2001 a Milano. Era il 1981 quando un editore di New York chiese a due giornalisti finanziari di scrivere un libro dal titolo The 100 Best Companies to Work in America. I due, titubanti, si misero al lavoro. E da allora ogni anno esce un volume corposo che racconta dove si lavora meglio negli Usa, dove c’è più attenzione al welfare e al benessere dei dipendenti. Sono gli stessi lavoratori infatti che attraverso un questionario danno un voto all’azienda in cui operano. Il questionario si chiama Trust Index. E da tempo anche in Italia l’istituto fa una classifica. Tre sono le relazioni fondamentali necessarie per vivere al meglio in una azienda secondo chi redige la classifica: una relazione di fiducia reciproca con il management aziendale, il rapporto di orgoglio per il proprio lavoro e per l’organizzazione di cui si fa parte e la qualità dei rapporti con i colleghi. Queste tre relazioni si sviluppano in cinque dimensioni: credibilità, rispetto ed equità, che misurano la fiducia dei dipendenti nei loro manager, mentre le altre due, orgoglio e coesione, mirano a valutare il rapporto dei dipendenti con il proprio lavoro e con l’azienda. Al primo posto in Italia tra le grandi aziende si colloca American Express. Innovazione, meritocrazia, flessibilità, continua formazione, attenzione alle persone e alla crescita del potenziale sono i valori alla base di una filosofia che in American Express si traduce in un piano di welfare aziendale che favorisce un clima di collaborazione e valorizzazione del capitale umano. Pioniere nell’innovazione del welfare a livello globale la società è stata tra le prime sedi in Europa ad aver implementato le politiche di smart working già dal 2014. Quest’anno è stato anche introdotto l’Agile Time Management, con l’abolizione delle timbrature giornaliere e la possibilità di segnalare la presenza una sola volta al giorno per tutti i ruoli aziendali. Subito dopo tra le migliori si colloca la catena albergiera Hilton, che è scesa di un gradino rispetto allo scorso anno, lasciando il podio più alto ad American express. Tra le medie aziende (quelle che occupano fino a 499 dipendenti) la prima in classifica è Cisco System, che ha ottenuto il primo posto grazie all’introduzione dello smart working, un’opportunità che non tutti sono ancora in grado di offrire. Subito dopo c’è Mars Italia, quella delle barrette di cioccolato, premiata per la sua capacità di investire sulle persone facendone il volano della crescita. D’altra parte Mars Italia è impegnata da anni a fornire politiche di welfare all’avanguardia e a sostenere i talenti, creando le migliori opportunità di sviluppo professionale. Una strategia che ha condotto alla crescita l’azienda negli ultimi anni. E con l’introduzione dello smart working, tra il 2010 e il 2016, Mars ha inoltre dimezzamento il tasso di assenteismo e ha ridotto dell’11% le ore di malattia, il che dimostra qual è l’impatto delle misure di flessibilità centrate sui bisogni delle persone. Ottima performance anche per l’azienda Amgen. La multinazionale americana, leader nelle biotecnologie è tra le prime al mondo per investimenti in ricerca e sviluppo. Con 300 persone occupate in Italia, Amgen vanta una presenza femminile che supera il 50% di cui il 30% in posizione manageriale (quasi il doppio rispetto ai manager uomini) e con oltre il 40% delle risorse, rappresentate da millennials. Una caratteristica, quella dell’alta presenza femmile che si ritrova anche ad AbbVie, altra azienda farmaceutica premiata. E Fabrizio Greco, amministratore delegato di AbbVie conferma. “Da tempo stiamo seguendo un percorso di costante miglioramento con l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro stimolante, improntato alla condivisione e volto a sviluppare le potenzialità di ciascuno offrendo a tutti pari opportunità“.
La Repubblica