“Oggi abbiamo sul piatto tre offerte. Quello che faranno i commissari, già immagino alla fine di questa settimana o all’inizio della prossima, è dire quale di queste offerte è la migliore, quindi con chi si può iniziare a fare la negoziazione in esclusiva”. Lo ha detto a Radio Capital il ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda parlando della procedura di vendita di Alitalia. Calenda ha inoltre spiegato come “io non ho preferenze. Per me la questione è molto oggettiva e la valutazione sarà fatta sui numeri”. Il ministro ha quindi ricordato come per Alitalia il Governo abbia stanziato un prestito-ponte da 900 milioni che al momento “è intonso perché i commissari hanno lavorato molto bene, hanno tagliato molto”. “Ma Alitalia – ha sottolineato – non può stare da sola perché appena aumenta il prezzo del petrolio o si entra nella bassa stagione, cosa che succederà a breve, brucia soldi”. Calenda è tornato anche sui temi di campagna elettorale. Sul canone della Rai “mi sembra che Renzi si sia corretto e che ha intenzione di abbassarlo e non di abolirlo”, ha detto Calenda. “Penso che questo sia giusto perché la Rai deve dare prova di riuscire a spendere bene i soldi, ma abolirlo per farlo pagare con la fiscalità generale è un errore” perché, ha spiegato, “i soldi dello Stato non sono cosa altra rispetto ai soldi dei cittadini: sono gli stessi”. Ancora sulle elezioni. “Oggi ci sono tre proposte di cui due, quella del centrodestra e quella del M5S, molto pericolose per l’Italia, visto che non tengono conto delle fragilità finanziarie ed economiche”, ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico. “Penso che i governi di centrosinistra abbiano fatto bene in questa legislatura”, ha aggiunto il ministro sottolineando come “bisogna continuare a fare proposte serie, e non buttarsi sul crinale dell’abolizione di una tassa al giorno”. “Il Pd – ha proseguito – ha governato bene, ha gestito cose serie in modo serio. Penso alle banche, all’immigrazione: abbiamo cercato di farlo in modo serio cercando di dare risposte strutturali”.
Quanto alla proposta di Pietro Grasso sull’abolizione delle tasse universitarie, secondo Calenda “è un supporto alla parte più ricca del Paese. Oggi sono già esentati gli studenti con i redditi più bassi. È una cosa trumpiana. Spero che la stia riguardando, pensando alle contraddizioni”.
ItaliaOggi