Giudici di pace in astensione dalle udienze da lunedì 8 gennaio fino a domenica 4 febbraio. Lo “sciopero” è stato deliberato a dicembre per protestare contro la riforma di riordino della magistratura onoraria. Prosegue dunque la guerra delle toghe onorarie contro la riforma Orlando che ne rivede funzioni e compiti, con un deciso allargamento delle competenze accompagnato però da un taglio ai compensi e dal mancato riconoscimento delle tutele previdenziali. «Siamo contrari a una riforma che chiede molto più lavoro ai giudici di pace e al tempo stesso abbatte i compensi, fino ad una media ridicola di 600 euro mensili», spiega Maria Flora Di Giovanni, presidente nazionale dell’Unione nazionale dei giudici di pace.
ItaliaOggi