In un quadro economico internazionale in espansione, “si consolida la crescita dell`economia italiana”, sostenuta dalla ripresa del processo di accumulazione del capitale. L`attività produttiva “mantiene una intonazione complessivamente positiva in presenza di un rallentamento della crescita nei servizi”. L`indicatore anticipatore “continua ad aumentare rafforzando le prospettive di crescita a breve termine”. E’ quanto sottolinea l’Istat nella Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana.
“Il mercato del lavoro si attesta sui livelli raggiunti nel mese precedente – aggiunge l’Istituto – mentre la flessione congiunturale della produttività del lavoro riflette l’elevato contenuto di occupazione che caratterizza la fase di ripresa economica”.
A novembre, prosegue l’Istat, l`indice del clima di fiducia dei consumatori ha segnato una diminuzione determinata prevalentemente dal peggioramento dei giudizi sulla componente economica e futura. Seppure in diminuzione, il livello dell`indice si mantiene vicino ai livelli massimi segnati negli ultimi 3 mesi.
L`indice composito del clima di fiducia delle imprese si attesta su livelli elevati, segnando comunque una lieve diminuzione rispetto a ottobre, determinata prevalentemente dal peggioramento espresso dalle imprese del commercio al dettaglio.
A novembre, rileva l’Istituto di statistica, continuano a migliorare i giudizi sugli ordini nella manifattura, nelle costruzioni e nei servizi di mercato. L`elevata diffusione della fase espansiva tra i settori produttivi, le aspettative positive sia sull`evoluzione del mercato del lavoro sia sugli ordini, trovano riscontro nell`evoluzione dell`indicatore anticipatore, che continua ad aumentare confermando il rafforzamento delle prospettive di crescita a breve termine.
La crescita del Pil, ha spiegato l’Istat, è stata trainata dalla domanda interna al netto delle scorte che ha fornito un contributo pari a 0,7 punti percentuali.
La ripresa del processo di accumulazione del capitale ha fornito la spinta maggiore (+0,5 punti percentuali il contributo alla crescita degli investimenti) accompagnata da una espansione più contenuta dei consumi delle famiglie (+0,2 punti percentuali il contributo). La variazione delle scorte ha fornito un apporto negativo (-0,5 punti percentuali) mentre il contributo della domanda estera netta è tornato ad essere positivo (+0,2 punti percentuali) a seguito dell`incremento sia delle importazioni di beni e servizi (+1,2%) sia delle esportazioni (+1,6%), in significativa accelerazione dopo il rallentamento nel secondo trimestre.
I consumi finali nazionali continuano ad aumentare con una intensità in linea con quella dei trimestri precedenti (+0,3% in T3 rispetto a +0,2% in T2). Gli investimenti fissi lordi, hanno segnato una forte accelerazione (+3,0% in termini congiunturali) caratterizzata dalla spesa per macchine, attrezzature e altri prodotti (+6,0%) mentre gli investimenti in mezzi di trasporto hanno registrato un aumento più contenuto (+1,9%) e quelli in costruzioni hanno mostrato solo un lieve miglioramento (+0,3%).
ItaliaOggi