Il consiglio di stato francese ne ordina la rimozione
In Francia, il monumento dedicato a papa Giovanni Paolo II (nella foto) è destinato a perdere la sua croce. In nome della laicità dello stato francese, il Consiglio di stato ha ordinato di modificare la statua alta 7,5 metri, con una croce gigante, edificata in onore di papa Wojtya nel comune di Ploërmel, nel dipartimento del Morbihan nella regione della Bretagna.
In sostanza, per i giudici la statua può rimanere, ma la croce assolutamente no e questo in nome della legge che ha sancito la separazione tra Chiesa e Stato.
A porre la questione sulla croce gigante erano stati due abitanti del piccolo comune francese ai quali i giudici avevano dato ragione nell’aprile 2015. Una sentenza favorevole che successivamente, però, è stata annullata lo stesso anno per un errore di diritto.
La scultura di papa Giovanni Paolo II, opera dell’artista georgiano, Zourab Tsereteli, non sarà demolita, ma sarà amputata. La spada della giustizia amministrativa si è abbattuta sulla croce che sovrasta il monumento a papa Wojtyla perchè secondo la sentenza dei giudici del Consiglio di Stato, riportata da Le Figaro, essendo un emblema religioso la sua presenza è contraria alla legge. Dovrà scomparire nel giro di sei mesi.
La statua è un dono che il comune ha ricevuto 12 anni fa e che fa parte del patrimonio della città al quale tutti tengono. La sentenza divide. Pur di mantenerla integra, come appare adesso, c’è chi stava studiando l’ipotesi di farla scivolare in un terreno privato vicino alla piazza pubblica dove attualmente si trova. Ed erano stati raccolti all’incirca 100 mila euro per acquistare il terreno da parte dell’associazione bretone Touche pas à mon pape. I fautori di questa soluzione stanno organizzando per dicembre una manifestazione di lutto davanti alla statua con gran timore del sindaco che vede profilarsi lo scenario che teme.
Accanto alla levata di scudi che ha suscitato la sentenza c’è anche chi la difende come il presidente della Federazione locale del libero pensiero che ritiene che l’eliminazione della croce sia sufficiente a far rispettare la legge. Soddisfatto anche il vicario generale del vescovo di Vannes. Di sicuro l’autore della scultura non apprezzerà il massacro della sua opera.
DIDA: La croce del monumento a papa Giovanni Paolo II dovrà essere rimossa entro sei mesi.
Angelica Ratti, ItaliaOggi