Il quotidiano di Caltagirone editore compie 130 anni e introduce formato berliner, full color e Macro
Il direttore Papetti: racconteremo le storie del nuovo Nord Est
Un formato più grande, il full color per una foliazione media di 52-60 pagine e una grafica più vicina a quella del Messaggero (dal quale arriveranno pagine già pronte di attualità nazionale): tutto questo servirà al Gazzettino, altro quotidiano del gruppo Caltagirone Editore, per raccontare il Nord Est italiano nei prossimi 130 anni.
Oggi, infatti, il giornale diretto da Roberto Papetti festeggia i suoi primi 130 anni di pubblicazioni passati a spiegare il territorio e a declinare la cronaca nazionale secondo gli interessi locali. «Anche nel caso degli articoli che arriveranno da Roma dal Messaggero, già impaginati e pronti per la stampa, spaziando tra politica, cronaca ed economia», dichiara a ItaliaOggi il direttore al timone della testata dal 2006, «sceglieremo cosa pubblicare prestando attenzione alle diverse sensibilità dei nostri lettori». Del resto, in una regione come il Veneto in cui la prima forza politica rimane la Lega, non sempre le decisioni prese nei palazzi romani vengono ben interpretate dai lettori: «In realtà, al di là della predominanza del partito di Matteo Salvini e del governatore Luca Zaia, c’è un ampio spettro di comuni guidati sia dal centrosinistra sia dal centrodestra», precisa Papetti, basti pensare a città più a sinistra come Padova e Treviso oppure ad altre come Rovigo, più a destra, o ancora al caso particolare di Venezia col sindaco Luigi Brugnaro.
Una geografia variegata in cui il Gazzettino ha proprio a Venezia, Padova, Treviso e Pordenone (in Friuli Venezia Giulia) le sue edizioni principali (oltre a quelle di Belluno, Rovigo e Udine).
Ma non ci sono mai stati attriti coi sindaci? «Più che attriti direi normale dialettica, come quella volta che Flavio Zanonato, ex sindaco di Padova», ricorda Papetti, «ha eretto nel 2006 una barriera per arginare uno dei quartieri problematici della città. Noi lo chiamammo Muro e così viene definito da allora. Zanonato non ha gradito ed è sceso il gelo. Ma, tempo dopo, gli ha giovato essere riconosciuto come sceriffo di sinistra, anche se all’epoca i sindaci sceriffi di sinistra non erano in voga».
Da domani nel giornale pubblicato dall’editore Francesco Gaetano Caltagirone (che controlla anche il Mattino di Napoli) e da sua figlia Azzurra Caltagirone, presidente del Gazzettino spa, 24-28 pagine saranno dedicate ai temi nazionali e le restanti 28-32 a quelli locali. Nella cornice di un formato tipo berliner (20% di spazio in più) e cavalcando il full color (che ha un maggior appeal anche per gli inserzionisti) debutterà la sezione Macro dedicata a cultura e spettacoli, come già successo per Messaggero e Mattino. Nello sfoglio, la precederanno i temi del giorno mentre la seguiranno sport, lettere e commenti. Anzi, «alle lettere riserveremo due pagine perché ne riceviamo tante», sottolinea il direttore che coordina una redazione di circa 80 giornalisti. «A confermare poi l’importanza del territorio resta nella prima parte del giornale la sezione Nord Est, seppur d’ora in poi con un focus più incentrato su storie di aziende, personaggi e anche di paesi. La nostra intenzione è coinvolgere maggiormente i lettori e continuare a condizionare l’agenda politica». A proposito di politica, oggi, il Gazzettino ospita a Palazzo Ducale a Venezia il presidente della repubblica Sergio Mattarella, Zaia, Brugnaro, Azzurra Caltagirone ed esponenti del mondo economico e culturale dal territorio. Durante l’evento 130 anni – Il Gazzettino, il quotidiano che diffonde stabilmente su carta e digitale quasi 61 mila copie (secondo le ultime rilevazioni Ads) racconterà per una volta se stesso con la proiezione del documentario Storia de Il Gazzettino, prodotto da Rai Storia con immagini inedite prese dalle teche Rai.
Marco A. Capisani, Italia Oggi