I due nuovi smartphone vanno oltre il semplice aggiornamento annuale: accelerano su potenza e fotocamera, i materiali puntano sull’unione di estetica e funzionalità. Aspettando iPhone X
AL KEYNOTE del 12 settembre, flash e telecamere erano in gran parte per l’iPhone 8X, il “futuro degli smartphone” come lo chiama Apple, modello di punta che arriverà a novembre. Ma per il presente ci sono altri due nuovi iPhone, l’8 e 8 Plus, le nuove generazioni degli smartphone della Mela. Se fuori distinguerlo dal 7 non è semplice e le novità più rilevanti sono dati dai materiali, vetro ed alluminio aerospaziale, dentro gli iPhone 8 cambiano parecchio rispetto ai precedenti. E di conseguenza cambia l’esperienza d’uso, anche per via di iOS11, l’aggiornamento del sistema operativo che introduce tra le varie novità alcuni aspetti chiave, ad esempio la realtà aumentata, uno degli asset su cui Apple (e tutta la Silicon Valley) punta come next big thing della tecnologia di massa. Per ora l’abbiamo provata su iPhone X, e con uno speciale plastico dell’Apple Park su iPad.
E se questi iPhone 8 e 8 Plus non vi riconoscono dal viso come potrà fare iPhone “Ten”, nell’uso quotidiano il salto generazionale si sente tutto, anche perché i tre nuovi smartphone hanno la stessa identica potenza elaborativa. Le fotocamere e il display dell’X sono più evoluti, ma il cuore dei tre smartphone è lo stesso, composto da un processore, l’A11 Bionic, unito ad un coprocessore grafico che trasforma questi iPhone in piccole belve dell’elaborazione da tasca. E quindi 8 e 8 Plus beneficiano di alcune delle innovazioni del modello top di gamma, nello specifico quelle che migliorano l”intelligenza artificiale e le capacità di “machine learning”, unite ad alcuni miglioramenti delle fotocamere e del display. Quest’ultimo ha la stessa risoluzione del 7/7 Plus, con una particolarità: stavolta c’è la tecnologia Truetone, già vista sull’iPad Pro, che rende la visione e soprattutto la lettura molto meno affaticante per gli occhi e più omogenea nella resa. Dimensioni e peso sono lievemente aumentati, e anche se (naturalmente) Apple non consiglia di utilizzare le cover per i precedenti modelli, questi nuovi 8 entrano perfettamente nelle custodie dell’anno scorso. E poi ci sono i colori, perché anche sul retro l’occhio vuole la sua parte. Il bianco e il nero con il vetro ricordano molto il jet black e fanno immaginare un “jet white”, mentre il nuovo color oro è una sorta di “cipria” molto leggero.
Se l’aumento prestazionale è evidente da benchmark, in uso l’iPhone 8 conferma sostanzialmente quanto visto al keynote, con un salto “bionico” delle prestazioni. L’A11 Bionic ha due core ad alta performance circa il 25% più veloci rispetto a quelli dell’A10 Fusion, e quattro core ad alta efficienza che arrivano a superare il 70% di resa un in più rispetto alla generazione precedente. Così, le app di realtà aumentata, imaging e foto/video più intensive vengono gestite in maniera fluida mentre l’ottimizzazione di iOS 11 rende il passaggio tra le varie attività priva di intoppi. L’altro guadagno, aumentando l’efficienza dei chip, è quello che si riscontra sulla batteria. Rispetto a iPhone 7, l’8 nelle nostre misurazioni dura un 20% in più, con entrambi partiti “a pieno carico” dalla mattina. Per quanto riguarda le fotocamere, sull’8 cè una 12 megapixel posteriore, e sull’8 Plus due 12 mpx, una con lente ƒ/1.8 e l’altra con telephoto ƒ/2.8. Apple ha inserito un nuovo Isp nel comparto fotografico in grado di catturare “l’80% in più di luce” secondo la casa, e in questo ambito la prevalenza è tutta del più grande 8 Plus, in cui gli scatti notturni hanno una resa decisamente migliore del 7 Plus in condizioni di scarsa luminosità. All’8 Plus è anche riservata una serie di nuovi algoritmi di elaborazione per la modalità ritratto, il “Portait lighting”, che consente di intervenire sull’illuminazione dei soggetti in modalità ritratto, sia in tempo reale che in post-produzione. Al netto di inquadrature sbagliate e buio pesto, è sostanzialmente impossibile fare una foto brutta con le posteriori dell’ 8Plus.
In conclusione. I prezzi partono da 839 euro (8, 64gb) e 949 (8 Plus, 64 gb) e salgono aumentando la pezzatura di memoria di massa, e i due nuovi iPhone arriveranno sul mercato il 22 settembre, con i preordini già attivi dal 15. Apple ha previsto un’opzione di trade-in, si può far valutare il proprio attuale smartphone (anche di altre marche) negli store della Mela o online e usare il credito per l’acquisto. Vale quindi la pena fare il salto? Come detto, avere in mano un 8 o 8 Plus equivale, per livello di potenza, ad usare un iPhone X. Per chi ha un 7 o 7 Plus, la differenza di prestazioni è certamente avvertibile, soprattutto se l’uso che si fa dello smartphone è app-intensive e ancora di più se l’iPhone viene usato in ambito grafico e fotografico. Anche i giochi sono un’altra cosa, i primi esperimenti di gaming in realtà aumentata segnano effettivamente un avanzamento importante rispetto a quanto visto fino ad oggi, mentre le app di intrattenimento per iPhone, ottimizzate per iOS 11, rendono decisamente meglio. La ricarica wireless è comoda ed era attesa da tempo, in questo senso Apple ha fatto la scelta corretta adottando lo standard Qi, disponibile in decine di accessori di questo tipo, anche economici. Ma iPhone 7 è un prodotto ancora giovane e non a caso Apple lo tiene in listino, a prezzo ridotto, per gli utenti che decidono di scegliere una piattaforma ancora assolutamente valida. Lo scarto generazionale è invece netto se si passa all’iPhone 8 da un 6s, e rispetto a tutti i precedenti modelli siamo su un altro pianeta.
La Repubblica