Scatenati, sesso nudi in strada, fatti rivestire e 20 mila euro di multa. Il tutto a Cervignano. Gazzettino, prima pagina
«Una biblioteca», dice Ralph Waldo Emerson, «è un harem». E se fosse una polveriera? Gesualdo Bufalino, Il malpensante. Bompiani, 1987
Il sì della Fedeli agli smartphone in classe è diseducativo. Io, per esempio, con i foglietti nei vocabolari ho imparato a scrivere piccolissimo. Antonio Satta. MF
Se ne sbatte Kim Jong-Un delle sanzioni dell’Onu verso la Corea del Nord. Il bando infatti non riguarda la Nutella. Guido Vigna. Blog
Io politicamente sono nato fascista per opposizione a mio padre che era comunista all’acqua di rosa. La mia anima leninista venne fuori nel 1968 al Genovesi, il liceo classico di Napoli. Arrivai come un coglione, a 14 anni, brufoloso e pure fascista. Con le ragazze era devastante. Mi diedi malato per una settimana. Tornai convertito al comunismo. Progressivamente mi feci crescere i capelli e acchiappai pure qualche guagliona. Si rimorchiava solo se eri comunista. Claudio Velardi, ex braccio destro di D’Alema. (Barbara Romano). Libero
I miei avversari nel Pd immaginano nuove leggi elettorali e premi di coalizione. Io invece non sono interessato alla mia o alla vostra carriera, non ve ne abbiate a male. Io rispondo ai cittadini, non ai capicorrente, mi dispiace tanto per voi. Matteo Renzi, segretario Pd. (Maria Teresa Meli). Corsera
Bandita la giustizia, che cosa sono i grandi imperi se non bande di briganti che hanno avuto successo? E che cosa sono le bande di briganti se non imperi in embrione? Questa riflessione è di Sant’Agostino nel De civitate Dei. Luigi Ferrarella. Sette
I grattacieli a Milano non sono venuti in mente a me, eravamo una squadra. Mi permetta di citare l’avvocato Agnelli: «La qualità di chi lavorava con me mi inorgoglisce». Volevamo traghettare Milano da città post-industriale a città all’avanguardia. Ho radunato i dodici migliori architetti del mondo, gli immobiliaristi stranieri hanno investito 30 miliardi e con il nuovo Palazzo della Regione e il Bosco verticale nel 2011 e nel 2015 abbiamo vinto due volte il premio per ilmiglior grattacielo al mondo. Gabriele Albertini, già sindaco di Milano. (Pietro Senaldi). Libero
Oltre alle molte cantonate, è pur vero che l’invenzione geniale, da parte di Gianni Brera, del termine «abatino» (come di tanti altri neologismi: contropiede, goleador, melina, la giusta contraria) resta di uso comune ed è perfino accolta nei dizionari. Cesare Lanza. La Verità
Ho la fede da sempre. Più che un credente mi definisco uno sperante: spero che dopo la morte ci sia l’aldilà, non fosse altro per la possibilità di rivedere mia madre. Luciano De Crescenzo, scrittore (Eleonora Barbieri). Il Giornale
La mia generazione non esiste. È la prima a non avere un progetto, a non prevederlo (un progetto culturale, una visione del mondo). La prima che non ha costituito alcuna comunità, fedele solo a una desolante disciplina a cui la costringe la vacuità. La sola che, domani, non avrà nulla da difendere (o da rinnegare e rimproverarsi) perché non ha fatto alcuna promessa. Andrea Caterini. Il Giornale
La carta delle pareti era scolorita. C’era un tavolo con sopra un bicchiere vuoto, una copia della Bibbia, un’agenda, un telefonino e una busta da lettera. Sull’unica sedia, un paio di jeans scoloriti e la camicia nera. I vetri delle finestre erano opachi. Il lampadario era a fiori, da cucina. Peraldi pensò agli attici lussuosi di certi cardinali, con i saloni per i ricevimenti e le suorine che fanno da cameriere. Fabrizio Roncone, La paura ti trova. Rizzoli, 2016
A festeggiare i 65 anni di Vittorio Sgarbi c’è anche Carlo Vulpio che con Sgarbi naufragò in un’epica trasmissione Rai, chiusa alla prima puntata, anno di scarsa grazia 2011. Vulpio dice: «Bello questo funerale in vita…». Luigi Mascheroni. Il Giornale
Il giorno dopo la Befana 2016 mi insedio al settimo piano di Viale Mazzini, sede centrale della Rai a Roma. Alloggio in un residence così vicino a Viale Mazzini che la mattina, andandoci a piedi, non ho il tempo di finire una sigaretta. Carlo Verdelli, ex direttore dell’informazione Rai (Antonio D’Orrico). Sette
L’Europa è andata a farsi friggere. Dante, Virgilio, Montaigne sono morti. Quello che scrivono non entra nel 140 caratteri di un tweet. Oggi questo vogliamo: bianco o nero. Senza sfumature. Non educhiamo i ragazzi alla complessità. Dobbiamo essere tutti uguali. Ma siccome ci sono anche i mediocri, dobbiamo essere tutti mediocri. Arturo Peréz-Reverte, Il codice dello scorpione. Rizzoli, 2017
La Sardegna oltre il parabrezza mi appare come una serie di diapositive che cambiano bruscamente, qui siamo in una Svizzera verde carico, i tornanti che si inerpicano tra i boschi, l’aria che punge, lo scampanio del pascolo, e subito dopo siamo in Kenya o Tanzania, altipiani di terra rossa, le macchie nere delle nuvole sulle distese di cereali, i cubones di paglia da cui potrebbe spuntare un Masai invece di un pastore e un attimo dopo cactus, deserto, roccioni come in Arizona; e poi agli incroci le frecce segnaletiche parlano andaluso: Cova Ruinas, Mores, Florinas. Luca Goldoni, Viaggio in provincia. Mondadori, 1984
Quando voglio mangiare dei tortellini fatti in casa, c’è mia sorella. Li fa lei. Davanti al mattarello, io m’inchino. Sarei un delinquente a dire che la pasta mia è migliore di quella di mia sorella. Il valore umano, il convivio… Ma scherziamo? Non c’è paragone. Dopo i suoi tortellini, però, vengono i miei. Giovanni Rana, produttore di tortellini. (Francesco Battistini). Sette
Acqua, acqua, fuochino, focherello, fuoco. Tanto la colpa è del fiammifero, tutt’al più del gatto irrorato di benzina. È la creatività del territorio, se poi negli incendi muore qualcuno che non correva abbastanza, beh, sarà una delle tante vittime del diffuso darwinismo sociale. Massimo Bucchi, scrittore satirico. Il Venerdì
Per i sinti che non vogliono fare il lancio del martello, ok, per recuperarli ugualmente possiamo puntare tutto sulle regate tipo Coppa America. Però stare su un catamarano e saltare a destra e sinistra non è semplice. Poi siamo sicuri che il comune ci paghi 30 scafi di carbonio per allenarci nel golfo di Gaeta? Ci vorrebbe che la Rolex fa da sponsor, ma chi va chiedere il favore? Io no! Non vorrei essere inquisito per traffico di influenza che, come fatto, non sussiste. Maurizio Milani, scrittore satirico. Il Foglio.
L’amore sta alla passione come la febbre al delirio. Roberto Gervaso. Il Messaggero
Paolo Siepi, Italia Oggi