Ricordate quando Bloomberg dimostrò che lo spremifrutta da 700 dollari era completamente inutile? Beh quella startup ha chiuso i battenti.
Juicero, la start-up di San Francisco produttrice di uno spremifrutta molto discusso, che spreme a freddo speciali sacchetti contenenti la frutta pulita e tagliata, ha chiuso. Qualche mese fa si era discusso molto di questa start-up che vende un oggetto costoso, ed esteticamente curato, che non è necessario, soprattutto dopo che Bloomberg aveva scoperto che la macchina di Juicero. Infatti, era inutile dato che i sacchetti di frutta venduti dalla società potevano essere spremuti usando solo le mani.
Il lato forte di Juicero erano proprio i sacchetti di frutta, visto che gli investitori in questi tempi sono molto attenti alla sostenibilità finanziaria, determinata dal fatto che, dopo la vendita di un costoso prodotto, i clienti sono vincolati all’acquisto continuo di ulteriori accessori. Per questi motivi Juicero aveva ricevuto 120 milioni di dollari (più di 100 milioni di euro) di finanziamenti. Ma dopo la pubblicazione di un video da parte di Bloomberg, dove ci veniva mostrata l’inutilità di questo spremifrutta, le cose avevano iniziato ad andare molto male.
Infatti il prezzo della macchina era stato abbassato da 590 euro a 336 euro, ma ciò non è bastato a far sopravvivere la startup. Lo scorso mese la casa produttrice aveva detto di voler abbassare nuovamente i prezzi dell’elettrodomestico e dei suoi sacchetti di frutta.
Il messaggio con cui Juicero ha annuncia la chiusura recita.
“È diventato chiaro che creare un sistema di produzione e distribuzione efficace per i clienti di tutto il paese richiede un tipo di infrastrutture che non possiamo realizzare come azienda indipendente. Crediamo che per avere l’impatto che vogliamo avere, a lungo termine, ci sia bisogno di trovare un acquirente che abbia già un sistema di distribuzione nazionale di cibo fresco”
Inoltre nel suo comunicato, l’azienda Juicero ha ammesso di aver venduto oltre un milione di sacchetti di frutta, offrendo un rimborso a tutte quelle persone che hanno acquistato la macchina spremifrutta.
Giuseppe Piras, Breakingtech.it