Raccolta pubblicitaria per 204 mln. Utili a quota 12,8 mln
Il gruppo Discovery Italia ha chiuso un esercizio 2016 molto buono, con ricavi in crescita del 22,1% rispetto al 2015 e pari a 238 milioni di euro, un ebit a 20,4 milioni di euro (11,7 mln nel 2015) e utili a quota 12,8 milioni, dopo gli 8,5 milioni di profitti nel 2015. Insomma, per ora il broadcaster di Real Time, Dmax, Giallo, Focus, ecc sembra aver digerito bene l’ingresso nella grande tv generalista con Nove, canale che naturalmente ha comportato un aumento dei costi ma a cui va imputata quasi tutta la crescita 2016 dei ricavi pubblicitari. In particolare, nel 2016 la raccolta pubblicitaria pesa per 204,3 milioni di euro sul totale ricavi di Discovery, mentre 31,3 milioni arrivano dalla voce “prestazioni di servizi”. Come anticipato, il 2016, oltre che quello della fusione tra Discovery Italia e la incorporata Eurosport srl, è stato anche il primo esercizio pieno di Nove sotto le cure del broadcaster americano.Innanzitutto la società All Music (che edita Nove) è stata trasformata da spa a srl. Resta iscritta a bilancio al notevole valore di 36,8 milioni di euro, che è composto dai 15,8 milioni di euro già corrisposti al gruppo Gedi-Espresso al momento dell’acquisto (nel 2015), dagli 11 milioni di euro di prezzo variabile al momento della conferma definitiva dell’lcn 9 (ci sono ancora questioni legali in corso), e dai 10 milioni di euro di ricapitalizzazione effettuata da Discovery il 10 giugno 2016, dopo che All Music-Nove aveva chiuso l’esercizio 2015 con ben 8,1 milioni di perdite.
Il gruppo Discovery, tuttavia, ha sin da subito considerato quelle perdite non durevoli, e legate invece al lancio del canale e agli investimenti di marketing.E, in effetti, nel 2016 la perdita di All Music è stata più contenuta, e pari a un rosso di 1,3 milioni di euro. Nel 2017, inoltre, i primi sei mesi di Nove stanno andando bene. E per questo motivo il gruppo guidato da Marinella Soldi (president & managing director di Discovery Networks Southern Europe) e Alessandro Araimo (executive vice president general manager Discovery Italia) ha deciso di non svalutare la iscrizione a bilancio (come detto, 36,8 milioni di euro) nonostante il patrimonio netto di All Music, al momento, sia solo pari a sette milioni di euro. Nel gruppo Discovery Italia, a fine 2016, lavoravano 28 dirigenti, 50 quadri e 138 impiegati.
Claudio Plazzotta, Italia Oggi