Nell’aeroporto milanese, dalle prime ore della mattinata, è saltata la rete Internet, in tilt il sistema informatico. Decine e decine di persone in fila, «i bagagli vengono controllati tutti a mano, le carte d’imbarco compilate a penna». Ritardi medi di 30 minuti
Una brutta sorpresa per chi assaporava il clima delle vacanze e già vedeva alle proprie spalle il quotidiano tran tran della metropoli. È servita un’ultima consistente dose di pazienza. Decine e decine di persone si sono ritrovate in fila dalle primissime luci di giovedì ai banchi dei check-in dell’aeroporto di Linate. Nello scalo milanese per gran parte della mattinata è saltata la rete Internet, è andato in tilt l’intero sistema informatico. «I bagagli venivano controllati tutti a mano», hanno raccontato le persone in coda, come Daniele, che dalle 6.10 ha atteso con pazienza di poter salire sul volo delle 7.25 che poi, finalmente, lo avrebbe condotta a Londra. Ma alle 7.55 non era ancora decollato. I ritardi medi hanno superato i trenta minuti, migliorando quando, dopo le prime ondate, «il flusso dei passeggeri è calato». Per arrivare alla soltanto intorno alle 11.15.
E ai check-in rispunta la penna a sfera
Un salto indietro nel tempo di svariati decenni, con gli assistenti di volo «che compilano le carte d’imbarco con le penne a sfera», sottolinea Matteo Bobbi, che di mestiere fa il commentatore televisivo, reduce da un’attesa di un’ora e mezza. «Di solito non ci vogliono più di 15 minuti».
La soluzione del «giallo» nei pozzetti Telecom
Il problema che ha improvvisamente mandato in tilt per gran parte della mattinata la rete Internet dell’aeroporto di Linate era sottoterra, nei pozzetti delle centraline Telecom di Novegro. Erano completamenti invasi dall’acqua, che i tecnici dell’azienda di telecomunicazioni ha aspirato con delle pompe idrovore.
Redazione Milano online, Corriere della sera