Il velo da suora bianco, ornato di fasce azzurre e’ un marchio a tutti gli effetti. La proprieta’ intellettuale e’ delle Missionarie di Carita’, ordine di suore fondato 70 anni fa. Biswajit Sarkar, legare dell’ordine, aveva chiesto la registrazione del marchio per contrastare l’abuso della reputazione della Santa, soprattutto per quanto riguarda i guadagni commerciali. Il marchio e’ stato formalmente registrato dall’inizio dell’anno scorso, ma lo si e’ saputo solo di recente.
L’avvocato ha annunciato che intraprendera’ “severe” azioni legali contro l’uso non autorizzato del design del velo, anche nel caso sia fatto da associazioni di beneficenza che le Missionarie di Carita’ sarebbero disposte a tollerare. “Ci sono molte organizzazioni, a partire dalle scuole intitolate a Madre Teresa che lo usano nelle uniformi ma che non hanno nessun legame con le Missionarie di Carita’”, ha spiegato Sarkar.
Una banca cooperativa e’ stata fondata nel nome della suora e libri religiosi sono stati pubblicati con le tre strisce azzurre in campo bianco dando l’impressione di un’approvazione da parte dell’ordine. L’avvocato, che ha registrato anche il nome di Madre Teresa come marchio, ha spiegato che le suore “dal cuore tenero” all’inizio erano contrarie alla registrazione dell’uniforme. “Non gradiscono le aule di tribunale. Loro dicono ‘Un giorno le persone capiranno che stanno facendo la cosa sbagliata’. Ma non possiamo consentirlo. Ora, chiunque sfrutti il nome in maniera illecita potra’ subire severe azioni legali”.
Secondo Sarkar, non saranno fatte eccezioni per l’uso del marchio da parte di chiunque altro, ordini religiosi o associazioni no-profit. “Anche le suore mi hanno chiesto: ‘ma se non lo usano per fini commerciali dovremmo ugualmente fermarli?’ Ma che sia o no per finalita’ commerciali non e’ dirimente. Noi dobbiamo pensare alla nostra identita’. Se il modello azzurro, che e’ unico al mondo, viene diluito nell’uso pubblico, l’organizzazione originaria perdera’ la sua identita’”- Santa Madre Teresa, nacque nel 1910 in Albania ed entro’ in convento a Calcutta a 21 anni. Nel 1950, fondo’ le Missionarie della Carita’, che ora ha 758 case, ospizi e rifugi in 139 Paesi nel mondo. Mori’ nel 1997 e fu canonizzata da papa Francesco nel settembre dell’anno scorso. Teresa, che enfatizzava il suo essere “povera tra i poveri” riscosse grande ammirazione e successo nel mondo. Fino al premio Nobel per la Pace nel 1979.
Ma intorno all’ordine sono fiorite anche critiche. Nel 2003, Aroup Chatterje, un medico cresciuto a Calcutta, scrisse in un libro che Teresa aveva esagerato il numero di persone assistite dal suo ordine e di aver trattato pazienti, poi morti, in strutture al di sotto degli standard nonostante avesse i fondi per aggiornarle.
Un rapporto del 2013 pubblicato da una rivista di studi religiosi ha concluso che il Vaticano aveva costantemente ignorato “il modo piuttosto dubbio di prendersi cura degli ammalati, i contatti politici discutibili, la gestione sospetta delle enormi somme di denaro ricevute e le sue ideee troppo dogmatiche in particolare su aborto, contraccezione e divorzio”.
Sarkar, che assiste pro bono le suore, ha annunciato che il suo prossimo obiettivo e’ estendere il marchio del nome e dell’uniforme in altri Paesi. Cerchera’ di togliere dal mercato la versione per bambini del velo, commercializzata da Amazon India, e dai siti web di altri venditori. “Cominciamo subito a lavorarci su, scrivendo loro una lettera”.