L’Internet advertising ha toccato nel 2016 i 2,4 miliardi di euro in Italia e si conferma essere il secondo mezzo pubblicitario con una quota pari al 30% del mercato, alle spalle della tv (50%) e prima della stampa (15%) e della radio (5%). Quest’anno la pubblicità online crescerà ancora di un 10% verso i 2,6 miliardi. A trainare la crescita del 2016 sono soprattutto i video, che superano abbondantemente i 500 milioni di raccolta e crescono del 41% rispetto al 2015; la loro crescita continuerà nel 2017 nell’intorno del +35%. È quanto emerge dai dati presentati ieri dall’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano.
Dai dati emerge che dopo diversi anni di contrazione, dal 2010 al 2014, e dopo un 2015 in stallo, il complesso del mercato italiano dei Media (pay e pubblicità) nel 2016 è finalmente tornato a segnare una crescita significativa, +3%, raggiungendo la quota complessiva di 15,8 miliardi di euro. L’incremento si deve principalmente alla Tv (+8%) e agli Internet Media, che fanno segnare complessivamente un aumento dell’11% per la maggior parte legato a un incremento dei ricavi pubblicitari.
Per quanto riguarda la componente advertising, il mercato pubblicitario complessivo nel 2016 vale 7,75 miliardi di euro, in crescita del 4% rispetto al 2015. Come già detto Internet vale 2,36 miliardi di euro, con il 30% di share anch’esso in crescita rispetto al 29% dell’anno precedente. La stampa segna un altro calo dal 17% di quota di mercato dell’anno precedente all’attuale 15%. Stabile la Radio al 5%.
Per quanto riguarda la suddivisione fra i dispositivi, la raccolta pubblicitaria in larga parte avviene ancora su pc, con un peso pari al 65% del totale. Lo smartphone raggiunge un valore di 706 milioni di euro, in crescita del 54% rispetto al 2015 e con un peso pari al 30% dell’Internet advertising complessivo (era il 21% lo scorso anno); nel 2017 potrebbe crescere ancora oltre il 30%, arrivando vicino al miliardo di euro di raccolta.
Per quanto riguarda i formati, invece, il display advertising nel 2016 cresce dell’11% e si conferma la componente dominante del mercato (58%) avvicinandosi ai 1,4 miliardi di euro. L’acquisto di visibilità nei motori di ricerca (Search) vale circa 730 milioni di euro e registra una crescita simile all’anno precedente (+4%), dimostrando da un lato di essere un comparto maturo, dall’altro di rimanere uno zoccolo duro nella pianificazione digital. Segue il formato dei classified che vale quasi 200 milioni grazie alla crescita dei nuovi portali verticali di annunci che ha più che compensato la contrazione dello storico leader di mercato, e il mondo dell’email advertising, con un valore di circa 30 milioni.
All’interno della display advertising, il Video advertising nel 2016 ha superato ampiamente i 500 milioni di euro, grazie in particolare alla crescita della raccolta pubblicitaria da parte degli ott ma anche dei principali broadcaster. La componente Video pesa già il 22% del totale Internet advertising e rappresenta il formato che nell’ultimo anno è cresciuto di più in valore assoluto. Nel 2017 si prevede un’ulteriore crescita intorno al 35%, che la porterà a rappresentare oltre un quarto del totale Internet, grazie non solo alla raccolta all’interno delle piattaforme di social network ma anche alla crescita di molti altri player e alla diffusione di nuovi formati.
Itali Oggi