Attesa per le decisioni della Federal Reserve sui tassi d’interesse.
Crolla Amplifon dopo la cessione di quote dei suoi aizonisti.
Partenza brillante per Banco Bpm e Ubi Banca.
Fed, questa sera è atteso l’aumento dei tassi.
Piazza Affari apre in leggero rialzo: l’indice Ftse Mib fa segnare in avvio un +0,13% a 21115,35 punti mentre l’All Share +0,06%. Si confermano dunque le attese per una partenza in lieve rialzo per le piazze finanziarie del Vecchio Continente dopo la chiusura positiva di Wall Street. Poco sotto la parità invece l’Aim 100 (-0,05%).
Tra le altre piazze europee Francoforte ha aperto a +0,2%, Parigi a +0,4% a 5.282,26 punti Londra a -0,1% a 7.493,08 punti.
Sul fronte macro gli investitori faranno attenzione alla produzione industriale dell’Eurozona mentre dagli Usa sono attesi dati su vendite al dettaglio, inflazione a maggio, scorte alle imprese e scorte settimanali di petrolio. L’inflazione in Germania (-0,2% m/m) dovrebbe invece rispettare le attese.
“Il sentiment di mercato sembra essersi relativamente stabilizzato, con un rimbalzo dell’equity Usa, soprattutto per i tecnologici che erano stati penalizzati nelle sedute precedenti”, affermano gli analisti di OCBC.
Tra i titoli da seguire a Piazza Affari Banco Bpm (+1,6%) che ieri, a mercati chiusi, ha annunciato la cessione pro-soluto di un portafoglio di crediti in sofferenza assistiti da garanzie reali “secured” (portafoglio Project Rainbow) per un ammontare nominale complessivo pari a 693 milioni lordi di euro al 31 marzo 2017. Occhi puntati anche su Banca Carige che, secondo quanto scrive MF-Milano Finanza, potrebbe decidere di alzare l’aumento di capitale e ad Atlantia che dovrebbe depositare il prospetto per l’opas su Abertis. Sale ancora Ubi Banca (+1,4%)
In netto calo Amplifon (quasi -6%) dopo che la controllante Ampliter e l’azionista Tip (Tamburi Invesntemt Partner) hanno ceduto rispettivamente il 2,43% e l’1,55% a 12 euro per azione. Astaldi ha invece deliberato l’emissione e il collocamento di obbligazioni equity linked non garantite con scadenza 2024 per un massimo di 140 milioni e il contestuale riacquisto delle obbligazioni equity-linked per 130 milioni con scadenza 2019.
Il cda di Astaldi (-0,3%) ha deliberato l’emissione e il collocamento di obbligazioni equity linked non garantite con scadenza 2024 – per un importo nominale minimo pari a 100 milioni euro incrementabile di ulteriori massimi 40 milioni per un totale massimo di 140 milioni e il contestuale riacquisto mediante un’operazione di reverse bookbuilding delle obbligazioni in circolazione equity-linked 130 milioni euro, 4,50% con scadenza 2019.
Sul fronte valutario, euro stabile sul dollaro. Questa mattina intorno alle otto la moneta unica veniva scambiata a quota 1,1214 dollari mentre ieri secondo la rilevazione Bce veniva scambiata a quota 1,1217 dollari.
Manuel Follis, Milano Finanza