Negli ultimi tre anni Google ha investito 30 miliardi di dollari in Google Cloud, la piattaforma che ospita servizi basati sulla nuvola. Lo ha detto Eric Schmidt, il presidente di Alphabet (cui fa capo Google), intervenendo a San Francisco alle tre giornate del Google Cloud Next ’17 che termineranno il 10 marzo.
«Parlare di cloud computing – scrive Alison Wagonfeld, VP of Marketing Google Cloud – significa parlare di velocità, agilità, collaborazione, conoscenza e trasparenza, con il machine learning alla base di tutto. Un’azienda di servizi tecnologici per le imprese deve essere esperta di reti, mobilità, sicurezza,
gestione dei dati e alte prestazioni affidabili, a basso costo e su scala globale. Google ha contribuito all’innovazione in molti di questi campi, e li ha fatti convergere tutti in Google Cloud».
Sul cloud le aziende archiviano e accedono a grandi quantità di dati, enormi capacità di elaborazione e una grandissima varietà di applicazioni e servizi. Si affidano sempre più al machine learning e all’intelligenza artificiale per creare prodotti nuovi e gestire i processi. Automobili connesse, applicazioni e apparecchiature industriali cresceranno su questa tecnologia, e così faranno computer e software. Il mondo dell’informazione e dell’educazione stanno già utilizzando a proprio vantaggio questi strumenti.
Tra il centinaio di annunci previsti – tra cui nuovi clienti, partner, prodotti e servizi – due hanno riguardato l’intelligenza artificiale e in particolare il Machine Learning, cioè l’apprendimento automatico. Si tratta di Google Cloud Video Intelligence API, un’interfaccia di programmazione di un’applicazione che utilizza modelli di deep learning, l’apprendimento profondo, per riconoscere e classificare i contenuti di un video (come oggetti o animali) ma anche contesti e azioni, ad esempio i verbi come «correre» e «nuotare». Il secondo annuncio è relativo a Kaggle, community di data scientist e appassionati di apprendimento automatico, che entra a far parte di Google Cloud.
Nel corso dell’evento, cui si sono registrate 10mila persone, sono stati poi resi noti la partnership con Sap e l’arrivo di nuovi clienti dell’infrastruttura di Google, tra cui eBay, Hsbc e Verizon.
Il secolo XIX