L’amministratore delegato, Matteo Del Fante, il cui mandato è in scadenza, ha presentato comunque il piano 2017-2021. Il dividendo crescerà del 3% annuo
Ricavi di due miliardi e margine operativo lordo di 1,54 miliardi. Euro più euro meno, i risultati di Terna sono gli stessi dell’anno scorso. E c’è di buono che il debito rimane fermo a 8 miliardi. Una società forse un po’ noiosa, ma che garantisce per i suoi azionisti un flusso costante di dividendi. Per il 2017 sarà di 0,34 centesimi per azione e nel piano al 2021, presentato oggi, crescerà del 3% annuo, mantenendo tuttavia il pay out (la parte di utili destinati alla cedola) al di sotto del 70%. Come cresceranno i numeri lo spiega appunto il business plan: i ricavi saliranno in media del 2% per arrivare all’obiettivo finale di 2,3 miliardi con un margine operativo lordo che andrà di conseguenza fino a 1,7 miliardi.
Già il prossimo anno il fatturato arriverà vicino al target a 2,25 miliardi mentre i margini si fermeranno a 1,58 miliardi. Gli investimenti nei cinque anni sarano pari a 4 miliardi, sostanzialmente in linea con quelli effettuati nel 2016 (800 milioni).
“Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi previsti per il 2016 e si è da poco concluso un anno importante in cui, con l’inaugurazione della Sorgente-Rizziconi, abbiamo eliminato l’ultimo grande collo di bottiglia che separava le zone del mercato elettrico italiano”, ha voluto dichiarare Matteo Del Fante, l’amministratore delegato del gruppo,
in scadenza di mandato. Il piano lo ha presentato lui, ma non è ancora certo se sarà lui a portarlo a termine, perché con la prossima assemblea verrà rieletto tutto il consiglio e in tempi di incertezza politica non è scontato che venga riproposto il suo nome.
La Repubblica