«Eataly sarà quotata, probabilmente nel 2018». Ad annunciarlo è Oscar Farinetti, fondatore dell’insegna che ieri ha festeggiato i 10 anni del primo food store a Torino. «Siamo l’unica azienda globale che si occupa di food retail nel mondo e abbiamo il dovere di offrire una parte delle nostre azioni ai cittadini italiani.
Lo faremo volentieri», spiega l’imprenditore.
La catena gourmet ha piani ambiziosi di espansione: «Stiamo tessendo la tela per andare in Cina, in India e nel Far East: vogliamo farlo bene», sottolinea Farinetti. In 10 anni sono stati inaugurati 38 Eataly in 12 paesi e l’obiettivo è essere presente in tutte le 194 nazioni del mondo. «Abbiamo aperto a Trieste, a marzo inaugureremo a Mosca, poi Los Angeles e Stoccolma. Nel 2018 appuntamento a Londra e Parigi. Ma il prossimo grande obiettivo», ha ricordato il patron di Eataly, «sarà l’apertura il 4 ottobre di «Eataly World a Bologna per il quale investiremo 100 milioni di euro». Il complesso riguarderà una superficie di 100 mila metri quadrati con 2 università, 40 officine di produzione, 25 ristoranti, 14 aule didattiche, sei grandi giostre tematiche oltre a due ettari scoperti dedicati alla coltivazione. «Vogliamo portare un milione e mezzo di turisti stranieri, altrettanti dall’Italia, 500 mila bambini con le scuole e un milione di pensionati. Il nostro obiettivo», ha concluso Farinetti, «è aiutare il Paese a raddoppiare il numero di turisti. Vogliamo far fare bella figura all’Italia nel mondo e ridare un po’ di orgoglio agli italiani».
Italia Oggi