La società, sulla quale Murdoch sta cercando di stringere la presa attraverso la Fox, ha registrato una crescita dei ricavi del 12% nel semestre. In Italia, dove sono stati annunciati tagli e trasferimenti, gli utili operativi sono balzati del 141%
Gli affari si gonfiano, ma gli elevati costi sostenuti per garantirsi le partite del calcio inglese fanno dimagrire i profitti.
Il colosso della televisione satellitare Sky ha realizzato, nella prima metà dell’anno fiscale 2016-2017 ricavi in aumento del 12% a 6,4 miliardi di sterline (+6% a cambi costanti). Gli utili per azione sono scesi del 5% a 28,3 pence, dal momento che le televisioni su cui Murdoch sta per stringere ancor più la presa attraverso la Fox, hanno dovuto dovuto sostenere costi maggiori per la Premier League. I profitti operativi sono infatti scesi del 9%, a 679 milioni, a causa di un aumento di 314 milioni di sterline dei costi per seguire le squadre del campionato fin qui dominato dal Chelsea di Antonio Conte.
Sky ha registrato 500mila nuovi clienti nel periodo, il tasso di crescita più significativo da un anno. I risultati sono stati conseguiti anche grazie al raggiungimento di 200 milioni di sterline di risparmi con sei mesi di anticipo rispetto alla scadenza di fine esercizio. “Abbiamo conseguito una forte performance semestrale attraverso tutto il gruppo, continuiamo a fare significativi progressi rispetto alla nostra strategia e siamo sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi annuali” ha commentato il ceo, Jeremy Darroch che sta cercando di portare Sky a sondare nuove aree di business come i servizi per i telefoni mobili. La società ha annunciato l’esclusiva per la nazionale inglese per il nuovo format dei campionati europei, mentre il concorrente Bt per la Champions League naviga in cattive acque a seguito delle irregolarità contabili in Italia. Nella strategia per il 2017 c’è anche spazio per la televisione satellitare senza bisogno di parabola.
In Italia, dove è in corso una dura vertenza con la redazione per i tagli e i trasferimenti di sede prospettati dal management, la tabella dei sei mesi dice di una crescita dei ricavi del 30% (+9% a cambi costanti), superiore dunque alla media di gruppo, ovvero 283 milioni di sterline in più a quota 1,23 miliardi. I profitti operativi della pay-tv satellitare nel nostro Paese sono balzati a 70 milioni di sterline, in crescita del 141% rispetto ai 29 milioni conseguiti nello stesso periodo del 2015. “Questa eccellente performance è stata guidata da una crescita totale dei clienti di 67 mila unità” si legge nella nota. “Abbiamo accresciuto la nostra base clienti per il quinto trimestre di fila – spiega Sky – e i profitti operativi del primo semestre hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi cinque anni”.
Repubblica