di Ettore Martinelli
Roma caput mundi. Chiunque, anche chi non conosce il significato della espressione latina caput mundi, sa che Roma è stata considerata la capitale del mondo in quanto per secoli crocevia di ogni attività politica, economica e culturale. Capitale dell’Impero romano capitale della cristianità, di una bellezza ed imponenza imbarazzanti. Da qualche anno Roma è sotto assedio. Un assedio dai tratti unici: non solo da fuori anche da dentro. Il proprio destino, che non coinvolge solo chi vi risiede, è deciso a tavolino da persone che talvolta nemmeno ne conoscono la magnificenza. Ma il Sindaco di oggi, che pur mettendoci ogni giorno del suo, non proviene da Marte – nonostante sia consigliata da marziani – ne’ dalla divina provvidenza, e sarebbe disonesto considerarla causa di tutti i mali. È stata eletta dai romani che sono stati chiamati ad elezioni anticipate perché ai Mattei (Orfini e Renzi) non tornavano gli scontrini del Sindaco Marino: la grande Roma dai Cesare Augusto ai Matteo. Infatti non bisogna dimenticare che il Partito Democratico non governa la città capitolina, in ragion del fatto che gli integerrimi Mattei – Orfini e Renzi- non sopportarono che il sindaco della Capitale potesse essere accusato di non saper far di conto. Il Presidente ed il Segretario del partito democratico si ersero a paladini della questione morale (per fortuna Enrico Berlinguer probabilmente non lo ha saputo). E allora denunce, mozioni, esposti sino aIla procura e Marino, da poco eletto con voto plebiscitario primo cittadino, viene fatto fuori, ma
veniamo al presente. I giudici romani che si sono occupati della rilevantissima questione assolvendo il professor Ignazio Marino scrivono: ‘Ne’ truffa ne’ peculato’.
Leggendo le motivazioni depositate dal gup Balestrieri si trova conferma di quanto sostenuto sempre da Marino. Il professore non ha mai utilizzato risorse pubbliche per finalità private, ma talvolta semmai si è verificato il contrario.
La sentenza esclude in definitiva qualunque coinvolgimento di Marino in peculato e le dichiarazioni giustificative non sono suscettibili di rivestire alcuna rilevanza penale, tuttalpiù imprecisione e superficialità. Oggi Roma amministrata dal Movimento 5 Stelle è agli occhi del mondo intero la più imbarazzante vergogna italiana. Ma si sa che Grillo e i suoi adepti sono dei ciarlatani improvvisati, secondo diversi dei saggi politici che occupano governo e partiti di maggioranza. Non ci si poteva aspettare altro e magari in vista delle prossime elezioni Roma può essere strumentalizzata per evidenziare l’inadeguatezza del Movimento 5 Stelle a governare. Ma se i Mattei non avessero cacciato Marino con falsità e superbia Roma sarebbe nelle medesime condizioni? Ma cosa debbono fare i potenti per sentirsi obbligati a chiedere scusa? Ma come possono camminare a testa alta intrattenendosi e trattando quotidianamente con impuniti alla De Luca e Verdini, ancor più alla luce della ‘infamata’ Marino? Cosa aspettano a chiedere scusa al professor Ignazio Marino, ai romani e agli italiani? Sarà che non conoscono dignità e vergogna.
La Verità