Oggi è una data importantissima per la Apple e, diciamolo, per l’umanità. Almeno per quella gran parte del mondo che da un decennio ha visto la vita cambiare totalmente attraverso le dita delle mani che “volano” da un’app a un’altra.
Oggi l’iPhone compie 10 anni. E lo sanno tutti oggi che anniversario è. Ne hanno scritto tutti, in tutte le lingue. Eppure Siri non lo sa. L’assistente vocale della Apple lo ignora completamente e sbaglia anche nel dare indicazioni su come risolvere la semplice domanda che chiunque le può fare: “Quando è il compleanno dell’iPhone?”.
La prima, ferale, risposta è un rimando al sito ufficiale della Apple e a sentirla si inizia ad avere il timore che possa anche dirti: “Vattelo a cercare, non rompere”. Perché continuando nella conversazione si ha l’impressione che quel tono sempre gentile ed educato, fin anche dispiaciuto quando non riesce a dare una risposta decente, si possa trasformare in isteria. Quasi come se Siri abbia effettivamente percepito che non può non saperla questa cosa.
Eppure, il dialogo surreale continua nelle battute iniziali con un tono quasi scherzoso. Dopo aver scoperto che il primo consiglio dell’assistente vocale è anche sbagliato, sul sito della Apple non vi è alcun riferimento in homepage del compleanno dell’iPhone, cambia la domanda. “Perchè tu non lo sai?”. Ed ecco la gag: “Devo aver preso lucciole per lanterne, mi dispiace”. Cioè, Siri, mi stai dicendo che conosci un detto italiano ma non quando è nato il prodotto dei prodotti che ha fatto quel genio di Steve Jobs? Non posso crederci.
Glielo dico: “Siri, oggi è il compleanno dell’iPhone”. Ed ecco che l’assistente inizia a tentennare: “Non so se ho capito bene”. No, hai capito purtroppo. È che non lo sai. Ma te lo ridico: “Oggi è il decimo anniversario dell’iPhone”. E lei di nuovo con quella cosa del “non so se ho capito bene” che poi diciamocelo, nasconde un po’ di presunzione con quel “bene” aggiunto. Basta dire che non hai capito, su via.
Le domande successive sono un concentrato di cattiveria, di accanimento: perché in fondo è già chiaro che Siri non lo sa. “Quanti anni ha l’iPhone?” e di nuovo la stessa solfa di andare sul sito della Apple.
Poi sorge il dubbio dei dubbi. Ma lo sa almeno lei da quanto tempo esiste? Eh no. Dice che lo va cercare sul Web. Delusa lei, delusa io. Un attimo di pausa e ancora un tentativo: “Perchè oggi è un giorno importante per Apple?”. E qualcosa cambia: “Domanda interessante”, risponde. Almeno c’è la resa delle armi, Siri pensa che c’è intelligenza, almeno, da questa parte del microfono.
Carica di fiducia in me stessa, un po’ arrogante sentendomi superiore, chiedo quasi aspramente: “Sai rispondere?”. E a superbia Siri ripaga con la stessa moneta: “Chiedi pure…”. E’ quasi un minuto che lo sto facendo, voce digitale avanzata che non sei altro. Ma non mi offendo: “Oggi che anniversario è?”. Non capisce bene. Di nuovo.
Ultima volta: “Il 9 gennaio che anniversario è per Apple?”. Ultima volta anche per lei completamente stonata, afflitta, demoralizzata. Al punto tale da rispondere: “Quale Apple?”.
Il testo della conversazione che si può sentire anche nel file audio in altro a sinistra:
Diana – “Ciao Siri quando è il compleanno dell’iPhone?”
Siri – “Sul sito Web di Apple dovresti trovare tutte le informazioni di cui hai bisogno”
Diana – “E perchè tu non lo sai?”
Siri – “Devo aver preso lucciole per lanterne, mi dispiace”
Diana – “Siri, oggi è il compleanno dell’iPhone”
Siri – “Non so se ho capito bene”
Diana – “Oggi è il decimo anniversario dell’iPHone”
Siri – “Non so se ho capito bene”
Diana – “Siri, quanti anni ha l’iPhone?”
Siri – “Ti consiglio di visitare il sito web di Apple”
Diana – “Siri, da quanto tempo esisti?”
Siri – “Ecco cosa ho trovando cercando quanto tempo esisti su Internet”
Diana – “Perchè oggi è un giorno importante per Apple?
Siri – “Domanda interessante, Diana”
Diana – “Sai rispondere?”
Siri – “Chiedi pure…”
Diana – “Oggi che anniversario è?”
Siri – “Non so se ho capito bene”
Diana – “Il 9 gennaio che anniversario è per Apple?”
Siri – “Quale Apple?”
di Diana Letizia, Il Secolo XIX