di Cesare Lanza
Scommettiamo che il campionato di calcio (sospeso per le feste, ingiustificabile motivo) non è affatto finito e proporrà vari motivi d’interesse? In primis, la Juventus può cedere. In quattro mesi è accaduto quattro volte e in quattro circostanze diverse: con un’Inter disordinata, all’epoca ancora affidata a Frank de Boer. Con il Milan, ricostruito psicologicamente da Vincenzo Montella. Con il Genoa, galvanizzato da Ivan Juric e spinto a una prestazione agonistica superlativa. E ancora dal Milan nella sfida per la supercoppa nazionale. In poche parole, la Juve è battibile, in varie forme. L’esito più probabile per le quote degli scommettitori è sempre il suo successo, ma è dall’estate che mi affanno a indicare i suoi punti deboli e le fragilità, gli eccessi, non mi smentisco certo adesso! E la rivale più affidabile qual è? Comincio a convincermi che sia il Milan, più della Roma. Perché il Milan sta compiendo un miglioramento passo dopo passo, costante, affidabile: è costruito sui giovani, merita attenzione. La Roma (mercato a parte) ha una rosa di giocatori superiore, vicina e forse anche qualitativamente più forte di quella della Juve. Ma gli sbandamenti di Luciano Spalletti mi preoccupano: imperdonabile l’approccio tattico rinunciatario con i bianconeri. C’è anche il Napoli, un po’ più distaccato, che grazie a Maurizio Sarri segna più di prima: ogni sorpresa è possibile. Se Stefano Pioli riuscisse a inserirsi con l’Inter in zona Champions dovrei fare ammenda sui limiti delle sue qualità e griderei al miracolo. Mah! In coda il Palermo si salverà, ci punterei una fortuna. Vedo inguaiato l’Empoli e spacciati Pescara e Crotone. Ma potrebbe affondare chi oggi si ritiene al sicuro.
LaVerità, Cesare Lanza