Secondo una ricerca della società Deliveroo, che si occupa di consegne a domicilio, il 71% degli intervistati preferisce trascorrere la serata in privato e non in pubblico
“Spiaggiati” sul divano davanti alla televisione, o pronti a cenare facendosi consegnare a casa il pasto, gli italiani perdono l’interesse ad uscire di casa la sera. A dirlo è una ricerca di Deliveroo, che ovviamente è ben contenta di poter incrementare i suoi affari sapendo che 2 intervistati su 3 amano passare le serate tra le mura domestiche insieme al proprio partner in compagnia di buon cibo, tv/film, musica e il calore di una coperta, in particolare se il meteo è brutto.
Secondo la ricerca della società delle consegne a casa, il 71% degli intervistati dichiara di preferire passare una serata in casa con buon cibo, film e compagnia anziché uscire a fare baldoria. Un’abitudine comune non solo agli adulti ma anche ai più giovani: il 62% tra i 18 e i 24 anni ed il 66% tra i 25 e i 34 anni preferisce infatti passare una tranquilla serata tra le mura domestiche piuttosto che andare per locali. Situazione diversa in Spagna dove la percentuale di chi preferisce stare a casa scende al 51% mentre i più “casalinghi” di tutti risultano essere gli inglesi con un 80% di preferenze accordate alle serate tra le mura domestiche.
In Italia non si esce di casa prevalentemente per motivi legati al meteo (“fa troppo freddo o caldo per uscire” – 16.80%), per pigrizia (“andare a tornare dal luogo dell’appuntamento” – 15.30%), per “non dover parlare con sconosciuti che si possono incontrare” (13.60%), e per “non doversi vestire da uscita” (12.60%), tema quest’ultimo sentito in modo particolare dalle donne (14.12%). Poco sensibili alle temperature esterne sono invece gli irlandesi che preferiscono non uscire per non spendere troppi soldi o per non ritrovarsi con l’ hangover da post serata il giorno successivo. In Francia tra le principali motivazioni per il non uscire c’è il dover incontrare o parlare con persone poco gradite, mentre gli spagnoli, più “chiacchieroni”, quando non escono lo fanno soprattutto perché nei locali non si riesce a conversare bene con i propri amici causa rumore o musica alta. E per non uscire, spesso ci si lancia in scuse di ogni tipo, probabili o meno, che vanno da sopraggiunte malattie ad impegni improrogabili di lavoro, sino a vere e proprie “perle” di fantasia menzognera.
Per la serata casalinga perfetta, gli ingredienti preferiti sono cibo, film e partner. Per non uscire spesso si inventano bugie o si raccontano scuse: uno su due (57%) lo fa almeno una volta al mese mentre i più incalliti (il 22%) adduce motivi per non uscire almeno una volta a settimana. Quali le motivazioni più scelte? “Mi devo alzare presto il giorno dopo” è mediamente la risposta più gettonata (16%), amata in modo particolare dagli uomini (19%). Seguono la “malattia improvvisa” (15.72%) prediletta dalle donne (18%), “altri programmi “(13.48%), un più generico “non possono venire” (13.12%) e il sempre verde “devo lavorare fino a tardi” (9.81%). Quest’ultima scusa legata ai presunti impegni di lavoro è molto più comune in Olanda mentre nel Regno Unito invece domina “ho altri programmi” seguita a ruota da “devo occuparmi del cane”.
La Repubblica