Manager e vip Alla festa di presentazione del calendario di For Men Magazine
Fino a qualche anno fa di questi tempi, a Milano, l’agenda serale era fittissima di impegni causa feste a ripetizione per la presentazione dei calendari sexy: da Panorama (memorabile quello di Manuela Arcuri 2001) a GQ (Paola Barale 2000 e Federica Fontana con Fernanda Lessa 2003 da collezione) e Max (Elisabetta Canalis del 2003 su tutti), da Fox Uomo (Aida Yespica 2004 da urlo) a Capital (Luisa Corna 2002 e Randi Ingerman 2004 da incorniciare), fino a Controcampo (segnalo Alessia Fabiani e Mascia Ferri 2004), Maxim (una Elisabetta Gregoraci 2007 doc) e la trasmissione tv Lucignolo (che dire della diavolita Melita Tognolo 2008).
Ora quel mondo di calendari, come già evidenziato nei giorni scorsi su ItaliaOggi, è scomparso.
L’ultimo baluardo è rimasto For Men Magazine, il mensile di Cairo editore, diretto da Andrea Biavardi, che lunedì sera ha presentato al Just Cavalli di Milano il calendario 2017 con Raffaella Modugno, modella e attrice irpina famosa soprattutto per aver partecipato a una edizione del programma tv Pechino Express.
Ovviamente il re della serata è stato Urbano Cairo. Era il suo primo party pubblico dopo la scalata Rcs. Il parterre era un po’ più raffinato rispetto alle nottate For Men Magazine degli anni passati, con molti manager ma senza big del mondo imprenditoriale milanese, che forse scenderanno in campo oggi, alle ore 18.30 a Palazzo Reale (Milano), per il 17esimo premio Cairo dedicato ai protagonisti dell’arte contemporanea.
Tra i pochi «vip» ecco allora i tre inviati delle Iene Stefano Corti, Matteo Viviani e Mary Sarnataro, e poi la modella Benedetta Mazza (che aveva partecipato a Pechino Express in coppia con la Modugno), Aristide Malnati (ex Isola dei famosi), il dietologo Gianluca Mech (anche lui ex Isola dei famosi), Alessandro Cecchi Paone e Serena Grandi.
Tutti ben presto catapultati nel privè. Cairo, invece, si intrattiene nelle zone pop, ama il bagno di folla: «Sono appena tornato dalla Spagna, dove mi sono intrattenuto due giorni settimana scorsa per impostare il lavoro del business Rcs. Stiamo facendo cose bellissime». In Italia, intanto, ha rinnovato la formula del settimanale Oggi, «che era triste e che adesso è più allegro. D’altronde le persone che comprano un prodotto editoriale di quel tipo vogliono anche divertirsi, no?». Il discorso vira subito sul calcio, dove il Torino di Cairo sta vivendo un momento molto positivo. Un tifoso gli urla «Urbano, compraci l’Inter», squadra nerazzurra dove l’amministratore delegato, Michael Bolingbroke, manager da 2 milioni di euro all’anno che ha lavorato quasi sempre da Londra, è appena stato licenziato: «Nel calcio i compensi sono quasi sempre triplicati rispetto agli standard normali. E quasi sempre senza ragione. Certo, posso capire determinati compensi per un direttore sportivo che compra calciatori a uno e li rivende a dieci, facendoti fare ricche plusvalenze. Ma per il resto Comunque un amministratore delegato deve vivere nella città dell’azienda che dirige. Già per me è difficile guidare il Torino da Milano, dove abito. Figuriamoci da Londra. Quanto ai cinesi dell’Inter, io penso sia molto importante che i cinesi investano tanti soldi nel calcio italiano». Arriva Giuseppe Ferrauto, direttore generale di Cairo editore, che richiama il presidente: «Dottore, andiamo nel privè (dove Cairo si intratterrà non più di un quarto d’ora, ndr), è arrivata l’artista Raffaella Modugno».
Claudio Plazzotta, ItaliaOggi