E’ la notte in cui l’America sceglie il suo futuro
Elezioni in Usa, il tempo reale: Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti. La Clinton gli ha concesso la vittoria per telefono. “Hillary ha lavorato a lungo e dobbiamo esserle grati”, ha detto Trump dal palco dell’Hotel Hilton di Manhattan dove i suoi fan lo attendevano in delirio. “Sarò il presidente di tutti gli americani”, ha promesso Trump. ”Cercheremo alleanze, non conflitti, nel mondo”, dice ancora Trump, sottolineando che gli Stati Uniti “andranno d’accordo con tutti coloro che vorranno andare d’accordo con noi”.
”E’ una notte storica. Gli americani hanno parlato, e hanno eletto il loro campione”, ha detto Mike Pence, il candidato alla vice presidenza di Trump, salendo sul palco allestito all’Hilton con la sua famiglia.
Agli antipodi l’atmosfera tra i fan di Clinton, che hanno lasciato il Javits Center tra le lacrime. “E’ una grande notte per l’America”, ha commentato l’entourage di Trump ancora prima degli ultimi risultati. Amarezza dallo staff della Clinton. “Andate a casa, non avremo niente da dire stasera”, dice John Podesta, il manager della campagna di Hillary Clinton, intervenendo al Javits Center.
Al termine dell’election day, i repubblicani mantengono inoltre il controllo di Camera e Senato al Congresso. Massachusetts e California hanno dato il via libera alla legalizzazione della marijuana per uso ricreativo, mentre il Nebraska ha votato per ripristinare la pena di morte. Nella notte si era fatto sentire anche il presidente uscente Barack Obama: “Non importa cosa accadrà, il sole sorgerà al mattino e l’America rimarrà ancora la più grande nazione al mondo”, ha detto in un video pubblicato da Buzzfeed su Twitter esortando gli americani a rimanere uniti.
E mentre Trump avanzava verso la Casa Bianca, i mercati mondiali sono crollati. E non si sono fatte attendere le prime reazioni dal mondo. L’Ufficio presidenziale sudcoreano ha convocato una seduta del Consiglio sulla sicurezza nazionale per discutere “il potenziale impatto delle elezioni presidenziali” Usa, riferisce l’agenzia Yonhap, in merito alla stretta attenzione sul voto Usa per gli effetti che ci sarebbero potuti essere in Asia a seconda del candidato vincente. Donald Trump è stato visto da Seul con sospetto per l’approccio “non convenzionale” dichiarato verso la Corea del Nord, a differenza della continuità offerta da Hillary Clinton. “Congratulazioni al nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump e al popolo americano, libero!”, ha scritto su Twitter Marine Le Pen quando ancora non era arrivato l’annuncio ufficiale della vittoria del candidato repubblicano.
Usa 2016, con l’avanzata di Trump i future crollano
Wall Street affonda, male tutte le borse mondiali.
L’onda lunga dell’elezione di Donald Trump arriva in Europa con i future che crollano di circa il 4%.
L’effetto Trump si abbatte sui mercati. Milano perde in apertura il 2,4% con il Ftse Mib a 16.413 punti. Anche Parigi perde in apertura il 2,8%
Gli investitori temono che dopo l’appuntamento elettorale vengano riviste le politiche economiche americane. L’oro continua la sua corsa dopo l’esito del voto negli Stati Uniti. Il metallo quota adesso 1.318,47 dollari segnando un rialzo del 3,36%. Il voto negli Usa mette le ali all’euro che in avvio degli scambi in Europa scambia a 1,1215 dollari da 1,1048 della vigilia e 1.1030 registrato dopo la chiusura di Wall Street. Contro lo yen la moneta unica scambia a 114,87.
Lo spread tra Btp e Bund risale a 162 punti base dopo il voto per le presidenziali statunitensi, rivedendo i massimi dal referendum sulla Brexit di giugno. Il rendimento del decennale italiano è all’1,72%.
Petrolio in calo sui mercati internazionali mentre Donald Trump si avvia ad entrare alla Casa Bianca. Il barile Wti quota 44 dollari segnando un calo del 2% dopo essere sceso anche del 3,7% durante la nottata elettorale Usa. Il Brent lascia sul terreno poco meno (l’1,87%) a 45,18 dollari.
Wall Street crolla. I future sullo S&P 500 perdono il 5%. In forte calo anche il Nasdaq che cede il 5%. A pesare e’ l’avanzata di Donald Trump secondo le proiezioni dei media americani. E nervosismo si respira anche in Messico di fronte alla possibilità di un Donald Trump presidente degli Stati Uniti.
A Tokyo, la Borsa scende vertiginosamente sui segnali di un consolidamento delle preferenze per il candidato repubblicano Donald Trump. A meno di un’ora dalla chiusura, l’indice Nikkei cede oltre il 5,50%, scendendo a quota 16,214.78 con una perdita di 950 punti. Sul fronte valutario lo yen, che è vista come una valuta rifugio, scambia a quota 101 sul dollaro dai 105 di questa mattina.
L’allungo di Trump appesantisce le Borse cinesi, inclusa Hong Kong: nell’ex colonia britannica l’indice Hang Seng cede l’1,7%, a 22.514,70 punti, mentre a Shanghai e Shenzhen, le perdite sono più contenute con gli indici Composite in calo, rispettivamente dello 0,78% (a quota 3.123,20) e dello 0,60% (a 2.067,97).
La borsa di Mosca apre in contrazione – indice Micex -1,4% e indice Rts -1,5% – sull’onda dei risultati delle elezioni Usa. Il rublo è poi debole nei confronti dell’euro che torna sopra la soglia dei 71 punti (non accadeva dal 30 settembre).
L’avanzata di Donald Trump alle presidenziali negli Usa ha frantumato il peso messicano: lo sottolineano i media del paese latinoamericano. “Di fronte ad uno scenario nel quale Trump ha per ora una maggiore possibilità di andare alla Casa Bianca, il cambio del peso con il dollaro ha raggiunto un nuovo massimo storico pari a 20,15″, ha sottolineato il sito web di El Financiero. Si tratta di un crollo “pari all’11% in solo due ore”, ha ricordato il quotidiano. A conferma dell’impatto del voto americano sul paese, il quotidiano Excelsior sta d’altra parte portando avanti un sondaggio sul suo sito web con la domanda sul possibile “impatto, vinca chi vinca, delle elezioni nei rapporti commerciali ed economici del Messico con gli Usa”.
Anche la Borsa di Seul corregge la rotta ed è in terreno negativo.