Secondo quanto riporta Bloomberg, Volkswagen entro fine mese presenterà il suo piano da 10 miliardi di dollari per tentare di chiudere lo scandalo per la manipolazione dei test sulle emissioni dei suoi motori diesel (il cosiddetto Dieselgate) prima ancora della pronuncia delle autorità Usa. Visto che finora la U.S. Environmental Protection Agency e il California Air Resources Board non hanno approvato i correttivi proposti da Wolfsburg, il piano prevede che i proprietari delle auto incriminate possano chiedere che vengano riparate. Dei 10 miliardi, 6,5 miliardi dovrebbero andare proprio ai clienti di Volkswagen, il resto ai regolatori. Un giudice federale di San Francisco dovrebbe pronunciarsi entro il prossimo 26 luglio in merito alle cause contro Volkwagen: i proprietari di vetture hanno tempo fino al 28 giugno per presentare richiesta di risarcimento. Intanto, secondo quanto riportato sabato dall’Handesblatt, il colosso tedesco si preparerebbe a fermare la produzione di oltre 40 modelli nei prossimi anni all’interno di una nuova strategia parte del difficile percorso d’uscita dal Dieselgate e legata ai piani, comunicati nei giorni scorsi da Wolfsburg stessa, per una focalizzazione su vetture elettriche e a guida automatizzata. Attualmente Volkswagen Group ha un portafoglio di circa 340 modelli nei diversi brand che comprendono, tra l’altro, Audi, Skoda e Seat. Un portavoce del gruppo tedesco ha confermato la notizia a Reuters anche se ha sottolineato che “una decisione su quanti modelli saranno eliminati non è stata ancora presa”. Volkswagen ha aperto in progresso di circa il 4% la seduta a Francoforte.
La Stampa