Via libera di Borsa italiana. Ma il flottante dovrà arrivare al 25%.I grandi soci approvano la ricapitalizzazione
Veneto banca ha ottenuto il via libera da Borsa italiana per lo sbarco a Piazza Affari. In serata, al momento di chiudere questa edizione, era atteso anche il semaforo verde della Consob, chiamata ad autorizzare la pubblicazione di un prospetto record di oltre 1.100 pagine. Palazzo Mezzanotte ha tuttavia ribadito che l’Ipo potrà avvenire «subordinatamente alla verifica della sufficiente diffusione degli strumenti finanziari», se cioè il flottante riuscirà a raggiungere la soglia minima del 25%.
Quello della liquidità necessaria per sostenere gli scambi in borsa resta, in effetti, uno scoglio tutt’altro che semplice da superare. La scorsa settimana, nel comunicare la forchetta di prezzo dell’aumento da un miliardo di euro (0,10-0,50 euro ad azione), l’istituto guidato da Cristiano Carrus aveva lasciato intendere che l’interesse riscontrato tra gli investitori istituzionali dalle banche di consorzio fosse decisamente basso. Se il rafforzamento patrimoniale è fuori discussione (il fondo Atlante è pronto a puntellare l’operazione in caso di scarsa adesione all’offerta), la quotazione rimane dunque un nodo aperto.
In questo senso una spinta concreta potrebbe arrivare dai grandi soci dell’istituto. Secondo milanofinanza.it, l’assemblea dell’associazione Per Veneto banca, che riunisce oltre l’8% dei soci, ha votato all’unanimità l’adesione alla ricapitalizzazione che partirà domani. Se la decisione non è vincolante, il tono è quello di una chiamata alle armi per garantire il flottante minimo.
ItaliaOggi