Periodici: ricavi da vendite a +4%. Il business libri a +13%
Mondadori archivia il primo trimestre dell’anno con ricavi in crescita del 2,2% per 254,8 milioni di euro e un ebitda ante elementi non ricorrenti che aumenta del 15,3% pari a 10,1 milioni di euro e del 22,1% pari a 8,5 milioni, tenendo conto di minori oneri di ristrutturazione e componenti straordinarie. Ne beneficia l’ebit che passa a 3,1 milioni (+45%), nonostante l’incremento di ammortamenti e svalutazioni. Al 31 marzo scorso però, l’ultima riga di bilancio rimane in rosso con una perdita netta di 1,8 milioni, anche se in miglioramento rispetto ai precedenti 3,7 milioni per quanto riguarda le attività in continuità e, a livello di gruppo, da confrontarsi con un -4,7 milioni di euro. In particolare, l’area libri (Rcs Libri verrà consolidata dal 1° aprile) registra un fatturato su del 13,3% a quota 63,4 milioni con un ebitda al netto di componenti non ricorrenti che sale di oltre il 50% per 4,1 milioni mentre i periodici italiani (anche grazie al contributo delle testate di Mondadori Scienza come Focus) muovono un business da 78,5 milioni a +0,8%, con un ebitda al netto di componenti non ricorrenti su dell’11% pari a 6,8 milioni. I ricavi a livello di gruppo (+0,8% a perimetro omogeneo) «mostrano dopo quasi quattro esercizi una crescita rispetto all’esercizio precedente» così come «il miglioramento, per il nono trimestre consecutivo, del margine operativo lordo» conferma, hanno fatto sapere ieri da Segrate, «il positivo esito degli interventi realizzati negli ultimi due esercizi, rendendo più concreto il raggiungimento dei target definiti per l’intero esercizio e la nuova fase di sviluppo del gruppo». Con l’approvazione ieri dei conti da parte del cda presieduto da Marina Berlusconi, la casa editrice guidata dall’a.d. Ernesto Mauri parla quindi di un «avvio d’anno particolarmente positivo» e rilancia sul resto del 2016 con una stima di «crescita dei ricavi di circa il 14% rispetto al 2015 e del margine operativo lordo, a livello operativo, di circa il 30%», considerando «gli effetti del perfezionamento dell’operazione Rizzoli Libri e dell’accordo per l’acquisizione di Banzai Media Holding (il cui contributo si concretizzerà sostanzialmente nella seconda parte dell’anno)». Sempre a livello di previsione, poi, «la posizione finanziaria netta, includendo gli effetti di entrambe le operazioni straordinarie e delle previste cessioni, è attesa in incremento rispetto al 31 dicembre 2015 con un rapporto pfn/ebitda intorno a 3,5x/3,6x, inferiore rispetto al covenant bancario di 4,5x». A proposito di posizione finanziaria netta-pfn, alla fine del primo trimestre dell’anno in corso, il dato è pari a -224,9 milioni da confrontarsi con -319,2 milioni dello stesso periodo del 2015. I minori oneri finanziari (per 3,6 milioni, -19%), tra l’altro, hanno sostenuto l’andamento del risultato ante-imposte, negativo per 0,5 milioni dai precedenti -2,4 milioni. In miglioramento, infine, il flusso di cassa delle attività ordinarie sulla soglia dei 48,4 milioni (quello straordinario è positivo per 45,9 milioni, grazie agli incassi delle dismissioni). Nel dettaglio delle singole aree di business, i libri con una quota di mercato trade al 22,9% crescono del 16,9% nei canali librerie, online e gdo e del 17,7% sul segmento educational. L’ebitda su di oltre il 50% si avvantaggia di una programmazione editoriale più mirata tra riduzione delle novità ed efficientamento dei processi operativi. Spostandosi sui periodici in Italia, con una quota di mercato a valore del 32,7%, i ricavi diffusionali aumentano del 3,7% mentre quelli pubblicitari restano in linea col periodo analogo 2015. Le attività internazionali poggiano, invece, su un giro d’affari stabile di 2,8 milioni. Sempre per i periodici ma in Francia (con una quota a volume del 10,3%), il fatturato è di 77,1 milioni (-3,5%) tra ricavi diffusionali giù del 3,4% e raccolta dello 0,7%. L’ebitda al netto di elementi non ricorrenti è di 4,3 milioni (-8,4%). Infine, il network retail incamera ricavi per 44,4 milioni (+0,8%), grazie ai negozi in franchising e ai bookstore diretti. L’ebitda al netto di elementi non ricorrenti migliora leggermente a -1,8 mln. Ieri il titolo Mondadori ha chiuso a +0,48% a 0,95 euro.
Marco A. Capisani, ItaliaOggi