Donald Trump parla come un ragazzino di 11 anni: e’ l’ultima bordata mossa al tycoon newyrokese, cheap in corsa alle primarie dei repubblicani per la Casa Bianca, e arriva dalla Carnegie Mellon University’s Language Techologies Institute (LTI). In un’analisi dei discorsi delle campagne presidenziali e sulla comprensibilita’ dei discorsi dei candidati, i ricercatori hanno analizzato le trascrizioni dei discorsi di ciascun candidato, compresi gli ‘speech’ pronunciati durante la campagna elettorale, le dichiarazioni dopo una vittoria e quelle dopo le sconfitte. Secondo la ricerca, la grammatica usata da Donald Trump, corrisponde a quella usata da uno studente di 11 anni e anche meno. Ted Cruz e Marco Rubio, gli altri candidati alla corsa alla Casa Bianca da parte repubblicana – ma Rubio si e’ appena ritirato- usano il linguaggio di un ragazzino appena un po’ piu’ maturo, tra gli 11 e i 14 anni. In realta’, gli stessi candidati presidenziali democratici usano una grammatica elementare, anche se il vocabolario usato da Bernie Sanders e’ piu’ sofisticato rispetto a quello di Hillary Clinton. Il giudizio e’ comunque lapidario: il senatore del Vermont, infatti, usa parole simili a quelle pronunciate da studenti compresi tra i 15 e i 18 anni. I ricercatori hanno anche confrontato i discorsi degli attuali candidati presidenziali con quelli dei leader del passato. Sui primi due gradini del podio si trovano Abrahm Lincoln, presidente degli Usa dal 1861 al 1865, e da Ronald Reagan, presidente dal 1981 al 1989 entrambi utilizzarono il linguaggio piu’ sofisticato tra tutti i loro ‘colleghi’. Alla fine della classifica si piazzano, invece, George W. Bush che ha dimostrato, secondo la ricerca, di avere un livello di grammatica piu’ basso tra tutti i soggetti. E a sorpresa il presidente in carica, Barack Obama, ha lo stesso suo livello di vocabolario.