
I dati di Eurostat mostrano come l’andamento dei carburanti incida significativamente sull’andamento commerciale. A livello dell’Unione Europea, si è registrato un incremento annuale del 2,5%. In particolare, Germania e Lussemburgo evidenziano un aumento maggiore, mentre Romania e Slovacchia mostrano performance negative.
L’estate ha segnato un segnale di ripresa per il commercio nell’Europa continentale, che, dopo un luglio in cui le vendite hanno stagnato, ha mostrato segni di crescita: i carburanti dominano il mercato. Infatti, nell’Eurozona, ad agosto, le vendite al dettaglio hanno registrato un incremento dell’1,2% rispetto al mese precedente. Questo è stato reso noto da Eurostat, che ha basato la sua analisi su dati destagionalizzati, aggiungendo che, su base tendenziale, la crescita si attesta all’1,9%. Nella UE, si è registrato un aumento congiunturale dell’1,4%, mentre l’incremento annuo è stato del 2,5%. A luglio, le vendite avevano subito una diminuzione dello 0,4% sia nell’Eurozona che nell’UE.
L’aumento dell’1,2% ad agosto è attribuibile, come specificato da Eurostat, a un incremento dell’1,7% dei carburanti, dell’1,5% per il settore non alimentare e dello 0,6% per i prodotti alimentari, bevande e tabacco. Nella UE, l’incremento dell’1,4% è riconducibile a un aumento del 2,1% per il settore non alimentare, del 1,4% per i carburanti e dello 0,3% per alimentari e bevande. Tra gli Stati membri, le vendite al dettaglio hanno registrato la crescita più significativa in Germania e Lussemburgo (entrambi +2,5%), seguiti da Portogallo e Svezia (+2,3%) e Polonia (+2,2%). Al contrario, le flessioni più marcate si sono verificate in Romania e Slovacchia (-0,6%). In Italia, l’ultimo dato disponibile dall’Istat riferito a luglio mostra una diminuzione dello 0,1% rispetto a giugno e una flessione dell’1,5% su base annua.
La Repubblica