Il boom del mercato immobiliare ha creato un paradosso insostenibile: il valore delle abitazioni sale più di quanto i loro inquilini mettano in tasca di reddito. Ad Harrow, stuff ad esempio, il prezzo medio è cresciuto di 100mila sterline: in più di quattro casi su dieci è un apprezzamento maggiore degli stipendi
Una casa guadagna più di chi sta dentro. Sembra una barzelletta, ma è quello che sta succedendo in Gran Bretagna, dove il boom del mattone ha creato una situazione paradossale e, secondo alcuni esperti, non sostenibile per molto altro tempo. A rivelare la stupefacente statistica è uno studio di Halifax, la banca specializzata nella concessione di mutui, dal quale risulta che il valore di un quarto delle case di tutta la Gran Bretagna cresce di anno in anno più di quanto mettono in tasca gli inquilini al netto delle tasse. Per esempio, ad Harrow, sobborgo posh di Londra, il prezzo medio delle case è cresciuto nel 2015 di quasi 100 mila sterline (130 mila euro), a Greenwich, la località da cui passa il famoso meridiano, di 83 mila sterline, e nella cittadina universitaria di Cambridge di 66 mila.
Complessivamente, negli ultimi due anni il prezzo delle case nel Regno Unito è aumentato più del reddito netto di chi ci vive nel 28 per cento delle aree esaminate dal rapporto. Il numero di zone in cui il valore delle case batte quello dei salari è passato da 73 su 387 (il 19 per cento) a 109 su 387 (il 28 per cento) fra il 2013 e il 2015. La maggior parte di queste località si trova nella capitale, nel sud-est dell’Inghilterra o nell’est: queste tre regioni rappresentano 97 delle 109 suddette zone dove il mattone vola alle stelle.
Commenta Simon French, un analista del gruppo Panmure Gordoin, interpellato dal Times di Londra che pubblica stamane lo studio della Halifax: “Nel lungo termine, i prezzi delle case e i salari dovrebbero muoversi in tandem. Una simile crescita del valore delle case non è sostenibile e ci fa entrare in una fase pericolosa. Le bolle finanziarie finiscono raramente bene. Le nostre banche sono sommerse fino al collo nei debiti contratti dai mutui. Una nuova recessione farebbe sembrare l’ultima (quella del 2008, ndr.) come una passeggiata”. Ma la Halifax ritiene che ci sarà una graduale correzione del gap fra prezzi delle case e salari, evitando un collasso del sistema. La maggior differenza fra il valore delle abitazioni e il salario dei proprietari si è registrata a Three Rivers, nell’Hertfordshire, zona residenziale a nord di Londra.
di Enrico Franceschini “Repubblica”