Un rilevante passo avanti nell’internazionalizzazione per Italian Exhibition Group (IEG), che annuncia l’acquisizione del 51% di Fenagra – Fiera Internazionale dell’Agroindustria Feed & Food. L’operazione, perfezionata con Editora Stilo, porta la prestigiosa fiera brasiliana nel portafoglio di IEG Brasil, la filiale locale del gruppo italiano. Si tratta dell’investimento più significativo realizzato finora da IEG in Brasile, una mossa strategica in un settore chiave come l’agrobusiness, la nutrizione animale e gli oli e grassi.
Fenagra 2025: un’edizione da record a San Paolo
La 18ª edizione di Fenagra, in programma dal 13 al 15 maggio 2025 nel Padiglione principale del Distretto Anhembi, a San Paolo, si preannuncia come un evento da record. Sono attesi 230 espositori provenienti da 17 paesi (tra cui Europa, Asia, Sud America, Stati Uniti e Australia) e la superficie espositiva raggiungerà i 16.000 metri quadrati.
Il potenziale del mercato agroalimentare brasiliano
Il settore dell’agrobusiness in Brasile vanta un valore di 170 miliardi di dollari USA e rappresenta ben il 50% del totale delle esportazioni del paese. Strettamente legato all’agroalimentare è il comparto della nutrizione animale, dove Fenagra ricopre un ruolo di primo piano, aggregando un mercato di mangimi composti che vale circa 45 miliardi di dollari USA e per il quale si prevede una crescita del +3% nei prossimi 5 anni. Solo per il pet food in Sud America, con il Brasile come mercato chiave, si stimano crescite annuali a doppia cifra, con una previsione di 30 miliardi di dollari USA nel 2025. Infine, per quanto riguarda i grassi (utilizzati nell’industria cosmetica) e soprattutto gli oli vegetali, il Brasile produce il 50% di tutto il Sud America, destinandoli principalmente ai biocombustibili, una frontiera importante della green economy ottenuta da scarti alimentari.
La strategia di internazionalizzazione di IEG
“La sfida dell’internazionalità”, afferma l’Amministratore delegato di IEG, Corrado Peraboni, “ci sta garantendo ottimi risultati. La strategia di geo-clonare i nostri prodotti leader o acquistarne altri all’estero, si è dimostrata vincente. Oggi il nostro fatturato viene prodotto in dieci Paesi del mondo, dal Brasile al Messico, dagli Emirati Arabi all’Arabia Saudita, da Dubai a Singapore, dalla Cina al Canada, agli Stati Uniti. Stiamo consolidando una ventina di fiere all’estero con conseguenti ricadute di business sui nostri territori italiani”.