Il futuro operativo di UniCredit (nella foto, l’a. d. Andrea Orcel) nella Federazione Russa sta generando una fase di intensa osservazione per le agenzie di rating. La prosecuzione delle attività del gruppo bancario nel territorio russo potrebbe infatti rappresentare un ostacolo al mantenimento dell’attuale valutazione “EE+”.
Avviata la fase di monitoraggio
Proprio per valutare attentamente la situazione, è stata attivata una fase di monitoraggio dedicata. Questa analisi approfondita prenderà in considerazione diversi fattori chiave che potrebbero influenzare la solidità e la reputazione dell’istituto di credito.
Il ricorso contro la Banca Centrale Europea
Uno degli aspetti centrali sotto osservazione è il ricorso presentato da UniCredit contro una decisione della Banca Centrale Europea. In merito a tale vicenda, fonti vicine al dossier avrebbero dichiarato: “Abbiamo presentato un ricorso formale per contestare la decisione ricevuta, ritenendo che le nostre argomentazioni non siano state pienamente recepite. Confidiamo in un riesame approfondito della nostra posizione.”
Le valutazioni delle autorità di regolamentazione
Anche le considerazioni espresse dalle autorità di regolamentazione competenti rivestono un ruolo cruciale in questa fase. Si apprende da ambienti finanziari che i regolatori starebbero esaminando con attenzione l’impatto delle operazioni in Russia sul profilo di rischio di UniCredit. Un portavoce di un’autorità di vigilanza avrebbe commentato: “Stiamo monitorando attentamente la situazione geopolitica e le sue implicazioni per gli istituti finanziari operanti nelle aree interessate. La stabilità del sistema finanziario è la nostra priorità.”
Il rating etico della Russia
Un ulteriore elemento di preoccupazione è rappresentato dal rating “F” Country Standard Ethics Rating (SER) attribuito alla Federazione Russa in seguito all’invasione dell’Ucraina e alle conseguenti sanzioni internazionali. Questo giudizio etico sul Paese ha un peso significativo nelle valutazioni delle agenzie di rating. Un analista di Standard Ethics ha spiegato: “L’assegnazione del rating ‘F’ riflette una valutazione negativa del comportamento del Paese in termini di rispetto dei principi etici fondamentali e delle norme internazionali, un fattore che inevitabilmente influenza la valutazione delle aziende che vi operano.”
Novanta giorni per la decisione
L’analisi in corso, che si concluderà entro i prossimi 90 giorni, potrebbe portare l’agenzia di rating a decidere per un declassamento del rating bancario di UniCredit. In alternativa, l’esito della valutazione potrebbe tradursi nell’assegnazione di un Outlook Negativo, segnalando una potenziale futura revisione al ribasso.