Il settore siderurgico italiano ha concluso l’anno 2024 con un bilancio complessivamente negativo, segnando un calo nella produzione di acciaio del 5,0% rispetto al 2023. I dati, diffusi da Federacciai, nella foto il presidente Antonio Gozzi, evidenziano una flessione costante per gran parte dell’anno, con un picco negativo nel mese di dicembre, quando la produzione è diminuita dell’8,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Con 1,2 milioni di tonnellate prodotte, il dato mensile conferma un periodo difficile per il comparto, segnato da difficoltà e incertezze.
La situazione non è stata uniforme per tutte le tipologie di acciaio. La produzione di laminati lunghi, che sono principalmente destinati al settore delle costruzioni, ha registrato una flessione contenuta, con un -4,7% rispetto allo stesso mese del 2023, arrivando a 682 mila tonnellate. Questi prodotti, tra cui acciaio per le strutture edilizie e le infrastrutture, sono rimasti sostanzialmente in linea con i volumi degli ultimi mesi, ma la contrazione è comunque evidente se si guarda ai dati complessivi dell’anno.
D’altra parte, la produzione di laminati piani, destinati principalmente a settori come l’automotive, la meccanica e la produzione di elettrodomestici, ha visto un andamento decisamente più contrastato. Dopo una lunga serie di flessioni che duravano dal mese di febbraio, i laminati piani hanno finalmente interrotto la tendenza negativa, con un piccolo ma significativo aumento del 3,2% rispetto al dicembre 2023. Questo segnale positivo, sebbene non sufficiente a recuperare le perdite accumulate durante l’anno, potrebbe indicare una leggera ripresa nella domanda per questi prodotti.
Nel complesso, la produzione di acciaio in Italia ha raggiunto i 20 milioni di tonnellate nel 2024, una cifra che rappresenta una contrazione rispetto agli 21 milioni del 2023. I dati per i laminati a caldo, che comprendono sia i prodotti lunghi che quelli piani, rispecchiano la difficoltà del settore. I laminati lunghi hanno visto una leggera flessione, con una produzione di 11,7 milioni di tonnellate, in calo dello 0,2% rispetto al 2023. I laminati piani, invece, hanno sofferto un calo più marcato, pari al 9,7%, con 8,6 milioni di tonnellate prodotte nel 2024. La riduzione nella produzione di laminati piani è particolarmente preoccupante, poiché riflette le difficoltà di alcuni dei principali settori di utilizzo, come l’automotive e l’elettronica.
Nonostante queste difficoltà, il settore siderurgico italiano sta cercando di reagire ai numerosi fattori esterni che hanno condizionato l’andamento dell’industria, tra cui le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime, la crescente concorrenza internazionale e la necessità di adattarsi alle nuove sfide ambientali. Le sfide non sono ancora finite e il 2025 si preannuncia come un anno difficile, ma i segnali di una possibile ripresa per i laminati piani potrebbero offrire una speranza per il futuro del settore.
In attesa di ulteriori sviluppi, i produttori di acciaio continuano a monitorare da vicino le dinamiche globali e le politiche interne, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze del mercato e favorire un ritorno alla crescita. Tuttavia, è necessario un impegno collettivo e una visione strategica a lungo termine per superare le difficoltà e garantire un futuro solido per l’industria siderurgica italiana.