L’Italia potrebbe concludere un accordo con SpaceX, la società di Elon Musk, per l’adozione del sistema satellitare Starlink, senza compromettere la partecipazione al programma Iris², il progetto europeo per la connessione internet satellitare sicura. Un portavoce della Commissione Europea ha chiarito che, pur essendo il sistema Iris² regolamentato a livello europeo, l’Italia mantiene la piena sovranità per prendere decisioni autonome in materia di comunicazioni satellitari.
L’Italia, inoltre, si è già candidata a ospitare uno dei tre centri di controllo di Iris², dimostrando il proprio impegno nel progetto che vedrà i primi servizi precursori attivi entro il 2025 attraverso il sistema Govsatcom, e la piena operatività nel 2030.
Iris²: la risposta europea a Starlink
Lanciato per garantire connettività sicura e resiliente, il programma Iris² – acronimo di “Infrastruttura per la Resilienza, l’Interconnettività e la Sicurezza via Satellite” – rappresenta un pilastro strategico della sovranità tecnologica europea. Il sistema prevede una rete di 290 satelliti multiorbitali in grado di operare anche in condizioni estreme, come guerre, attacchi informatici o eventi climatici severi.
Iris² fornirà copertura in aree remote e garantirà la sicurezza delle comunicazioni governative. Questo progetto, insieme a Galileo (per la geo-navigazione) e Copernicus (per il monitoraggio terrestre), costituisce una triade strategica per l’autonomia europea nel settore spaziale.
La visione di Thierry Breton e il contratto SpaceRise
Il programma Iris² è stato fortemente voluto dall’ex commissario europeo al Mercato Interno, Thierry Breton, noto per la sua linea di autonomia strategica rispetto agli Stati Uniti e al sistema Starlink di SpaceX. Dopo qualche rallentamento, la Commissione Europea ha recentemente rilanciato il progetto firmando un contratto di concessione con il consorzio SpaceRise del valore di 10,6 miliardi di euro per un periodo di dodici anni.
Iris² si posiziona come “anti-Starlink”, proponendosi come alternativa europea per ridurre la dipendenza tecnologica da attori esterni e consolidare una rete satellitare autonoma e sicura.
Copernicus e Galileo: alleati di Iris²
Mentre Iris² punta sulla resilienza e sicurezza delle comunicazioni satellitari, il programma Copernicus si focalizza sul monitoraggio terrestre per finalità scientifiche e di emergenza. Il sistema è già operativo in caso di catastrofi naturali come terremoti e alluvioni, supportando le protezioni civili europee. Parallelamente, Galileo, attivo dal 2016, offre un’alternativa al GPS statunitense per garantire l’indipendenza della navigazione satellitare europea.
Grazie a questi programmi, l’Unione Europea rafforza la propria leadership tecnologica nello spazio, dimostrando una visione di lungo termine per affrontare le sfide geopolitiche e ambientali del futuro.