“It’s not the economy, stupid”. Si potrebbe dire così delle elezioni americane del 2024, rovesciando lo slogan caro a Bill Clinton. Perché il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca è il frutto di una campagna giocata su tutt’altro: l’identità. Parola di un economista, Alberto Bisin, italiano, “full professor” alla New York University. Il docente parla con l’agenzia Dire nella notte americana, dopo l'”election day”. “Il Partito democratico dovrà molto ripensare alle sue posizioni per poter tornare a vincere” la premessa di Bisin. “A votare a destra non sono infatti solo gli uomini bianchi senza istruzione: sui repubblicani si sono spostati anche i neri, sia pure in piccola parte; ci sono poi i latinoamericani, che hanno scelto Trump, un fatto di estrema rilevanza per il futuro degli Stati Uniti”. Ecco allora la domanda sull’economia. Quella che in teoria, tornando a Clinton e al suo stratega della comunicazione Jim Carville, dovrebbe decidere consenso ed elezioni. Secondo Bisin, “le proposte di Joe Biden e di Kamala Harris erano irresponsabili e irragionevoli ma non hanno avuto il minimo impatto sulla campagna elettorale”. Il professore sottolinea: “La questione non è economica ma identitaria; l’unico elemento in parte economico è l’immigrazione, rispetto alla quale le politiche di Biden sono in realtà molto simili a quelle di Trump”. La differenza? “Al contrario del presidente uscente”, risponde Bisin, “Trump ne ha fatto una questione identitaria e così ne ha guadagnato molto”.