Credem (nella foto, il presidente Lucio Iginio Zanon di Valgiurata) ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con risultati solidi e in crescita. Con un utile netto consolidato di 485,9 milioni di euro, segnando un aumento del 10,7% rispetto all’anno precedente, il gruppo bancario continua a mostrare forza e stabilità. Anche il ritorno sul capitale (ROE) è aumentato, toccando il 17,1%.
Sul fronte della solidità, il Common Equity Tier 1 Ratio, indicatore della stabilità finanziaria, si è attestato al 17,2%, ben oltre i requisiti minimi assegnati dalla BCE, fissati al 7,6%. Credem ha mostrato una bassa incidenza di crediti problematici con un rapporto NPL (Non-Performing Loans) all’1,9%, al di sotto delle medie sia italiane che europee.
A livello commerciale, l’istituto ha acquisito oltre 134 mila nuovi clienti e ha registrato un incremento nei prestiti alla clientela, che hanno raggiunto i 34,7 miliardi di euro. La raccolta complessiva, che comprende sia raccolta diretta sia indiretta, ha toccato i 102,5 miliardi di euro, in crescita del 10% su base annua. Nella divisione Private Banking, le masse gestite da Credem Euromobiliare hanno raggiunto i 43,9 miliardi di euro, confermando il ruolo centrale del Wealth Management.
Credem ha anche investito sull’innovazione digitale, con un aumento delle transazioni online, che rappresentano ora il 95% del totale, e ha sviluppato il Corporate Venture Capital per sostenere nuove imprese innovative. Inoltre, il gruppo ha introdotto il Sustainability Linked Loan per promuovere obiettivi di sostenibilità nelle aziende clienti.
Il gruppo bancario ha quindi confermato la propria strategia di crescita e diversificazione, con l’obiettivo di creare valore sostenibile per azionisti, clienti e territorio.