Edison, nella foto l’a. d. Nicola Monti, la società energetica che da 140 anni contribuisce all’innovazione e allo sviluppo nel Paese, annuncia “Una casa per i giovani”, un piano di company social housing per i neolaureati offrendo loro la possibilità di vivere in una casa propria in prossimità della sede di lavoro e di avviare un percorso di autonomia personale e professionale. L’iniziativa è parte di un più ampio impegno di Edison quale operatore responsabile che prevede per i più giovani un programma triennale di sviluppo e formazione, modalità di lavoro che garantiscono l’equilibrio tra vita personale e professionale, una dinamica retributiva che premia il merito e un sistema di welfare integrativo, da settembre arricchito dell’iniziativa “Una casa per i giovani”.
«Oggi più della metà dei giovani neolaureati che decidono di andare all’estero o trasferirsi in altre città, lo fa per ragioni prevalentemente di natura economica. Questo avviene soprattutto nelle città metropolitane dove, il costo della vita rapportato al salario effettivamente percepito, rappresenta un equilibrio economico difficilmente raggiungibile. La soluzione al problema abitativo ha dunque una rilevanza determinante nella decisione di restare o andare via. Per un’azienda come Edison, che da sempre pone al centro della propria strategia di lungo termine l’investimento sui giovani neolaureati – oggi una community di oltre 160 persone -, è imperativo rafforzare il valore del pacchetto economico offerto in fase di assunzione e migliorarne anche la dinamica di crescita nei primi anni di lavoro, ma non basta. Per questo lo integriamo con una specifica proposta che rappresenta un concreto e rilevante contributo e supporto aziendale alla soluzione del problema abitativo. Con questa nuova politica dedicata ai giovani neolaureati offriamo un progetto di sviluppo professionale e al contempo un aiuto concreto per pensare e avviare un progetto di futuro e di vita personale sostenibile nella città dove lavorano, in qualsiasi città del territorio italiano e indipendentemente dalla tipologia di laurea conseguita», dichiara Giorgio Colombo, Direttore HR e ICT di Edison.
Il piano “Una casa per i giovani”, è rivolto ai neolaureati che non hanno un alloggio diverso da quello del proprio nucleo di origine. A loro Edison dà la possibilità di affittare un bilocale arredato, in una zona che si trova entro mezz’ora dalla sede di lavoro e collegato con mezzi pubblici. Un partner esterno specializzato nelle locazioni immobiliari si occupa della ricerca, identificazione e gestione contrattuale e amministrativa della locazione abitativa nonché di tutte le utenze a essa connesse. Al giovane è richiesto un contributo spese mensile che, considerate anche le utenze a suo carico, è ritenuto sostenibile e ha un valore non superiore a un terzo della retribuzione netta mensile.
La quota di affitto che il neoassunto si trova a sostenere è sensibilmente inferiore al prezzo medio di mercato per la tipologia di abitazione proposta e vale per tutte le sedi Edison sul territorio nazionale. Edison neutralizza le differenze tra i costi degli alloggi nelle diverse città, assicurando in questo modo pari opportunità ai neolaureati di tutta Italia. Il supporto abitativo è riconosciuto per una durata di tre anni, al termine dei quali il dipendente può subentrare nell’affitto o, eventualmente, decidere di fare una proposta d’acquisto.
Impegnata a confermarsi tra gli operatori nazionali leader della transizione energetica contribuendo agli obiettivi di decarbonizzazione del Next Generation EU e del PNNR dell’Italia, Edison prevede l’inserimento di circa 300 persone all’anno, secondo una progressione temporale che accompagna la realizzazione del programma di investimenti definito nel piano strategico al 2030. Le assunzioni sono orientate per circa il 50% su giovani neodiplomati e neolaureati, prevalentemente con curriculum scolastici sulle discipline STEM, il 60% dei quali inseriti presso le sedi e gli impianti territoriali che ospitano i nuovi investimenti. Lo sviluppo del piano di assunzioni consente di prevedere che la componente femminile rappresenterà una quota pari al 40% del personale neoassunto in possesso di un curriculum di studi di alta formazione terziaria.
I dati Istat più recenti dicono che il 67,4% dei giovani tra i 18 e i 34 anni vive ancora in famiglia, una percentuale che è cresciuta di otto punti negli ultimi 20 anni1. Nell’ambito delle considerazioni finali espresse dal Governatore della Banca d’Italia in occasione della presentazione dell’ultimo rapporto annuale, è stato sottolineato il dato di 525 mila giovani italiani emigrati all’estero tra il 2008 ed il 2022, di cui solo un terzo risulta rientrato in Italia.