Kamala Harris ha espresso una dura critica nei confronti di Donald Trump, dopo le recenti dichiarazioni del generale John Kelly, ex capo dello staff della Casa Bianca durante il mandato di Trump, che ha definito l’ex presidente un fascista con un certo apprezzamento per Adolf Hitler. Harris ha definito “profondamente preoccupante e incredibilmente pericoloso” che Trump faccia riferimento a Hitler, il dittatore responsabile della morte di milioni di ebrei e di numerosi americani durante la Seconda Guerra Mondiale. Secondo Harris, Trump è diventato “sempre più instabile” e, in un ipotetico secondo mandato, non ci sarebbero più persone come Kelly a contenerlo. “Trump vuole il potere assoluto”, ha aggiunto la vicepresidente, invitando il popolo americano a riflettere sulle elezioni imminenti.
Anche Karine Jean-Pierre, portavoce della Casa Bianca, ha risposto alle domande dei giornalisti, concordando con la definizione di Trump come fascista. Ha ricordato come lo stesso Trump abbia dichiarato pubblicamente che intende governare come dittatore dal primo giorno di un eventuale secondo mandato, e ha sottolineato che queste non sono solo opinioni della Casa Bianca, ma che ex collaboratori di Trump hanno fatto simili affermazioni.
Trump ha replicato a queste accuse sulla sua piattaforma Truth Social, criticando la retorica di Harris e negando le accuse, descrivendole come esagerate e infondate. Trump ha inoltre etichettato Harris come “compagna Kamala Harris”, un riferimento alla sua presunta affiliazione a politiche di sinistra, e l’ha descritta come una “minaccia per la democrazia”.
Questa serie di attacchi e controrepliche sta intensificando il clima politico negli Stati Uniti, in vista delle prossime elezioni, e riflette profonde divisioni ideologiche all’interno del Paese.
Adnkronos