Colli a rischio “esproprio”. A lanciare l’allarme sono i residenti che aderiscono al comitato Comicolli.
Domani verrà discusso al quartiere Santo Stefano un ordine del giorno sulla sentieristica collinare già approvato a giugno al Porto-Saragozza. In base a questo documento i sentieri “dovrebbero asseritamente essere intesi come di pubblica utilità, non viene espressamente utilizzato il termine espropri, ma l’intenzione si legge, neppure troppo velatamente; approvare l’odg significa di fatto permettere gli espropri”, è convinto il comitato. Per i residenti invece le priorità di intervento nell’area collinare “non possono ignorare lo stato di dissesto in cui la collina si trova: praticamente nulla è stato fatto o concluso dal grave episodio del maggio 2023, la progettazione per i ripristini delle aree franate non è ultimata, così come gli interventi risolutivi sono a malapena iniziati in un paio di aree. La casa cade ed invece di pensare alle fondamenta vogliamo esporre i gerani sui davanzali”, chiosa sarcastico il comitato.
Secondo il quale, chi abita la collina “è il vero custode dell’integrità dell’ambiente collinare e non è contrario alla sua fruizione da parte della popolazione bolognese e dei turisti, a patto che questa non si trasformi in una minaccia per i luoghi, per l’ambiente e per la sicurezza e incolumità delle persone e degli animali”. E fatta salva, naturalmente, la “proprietà privata”.
Inoltre, “oggi il molto discutibile metodo dell’amministrazione di presentare nei quartieri proposte -non discusse con i cittadini- che la giunta interpreterà come espressione della volontà popolare trasformandole in norme è ben noto”. Per questo il comitato ha alzato la soglia di allerta in vista della discussione di domani al Baraccano. Comicolli riferisce anche di aver chiesto in questi mesi un coinvolgimento da parte dell’assessora titolare della delega, Valentina Orioli. “La risposta, purtroppo, è un silenzio assordante, un ingiustificato rifiuto al dialogo con chi molto potrebbe aiutare.
Dov’è il tanto decantato percorso partecipativo?- si chiedono ancora i residenti. “Saranno capaci di affermare che il progetto viene portato avanti con il consenso popolare? Il popolo siamo noi e i membri di Comicolli sono cittadini bolognesi”.