Offrire percorsi di formazione professionalizzanti in sartoria, lavanderia e stireria per facilitare l’autonomia economica di donne vittime di violenza di genere nel territorio di Novara: questo l’obiettivo del progetto “Panni Sporchi In Famiglia… Laviamoli Insieme” promosso da Liberazione e speranza s.c.s.. Intesa Sanpaolo, nella foto l’a. d. Carlo Messina, coadiuvata nella scelta da CESVI, ha deciso di supportarlo attraverso il Programma Formula, dedicato a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà.
Su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo, è attiva fino al 31 dicembre una raccolta fondi che punta al traguardo di 100.000 euro, a cui tutti possono contribuire. La Banca parteciperà attivamente devolvendo 2 euro per molti dei prodotti acquistati dai clienti in modalità online e con la compartecipazione alle donazioni di diverse società del Gruppo.
“Panni Sporchi in Famiglia… Laviamoli Insieme” è un progetto che vuole fornire riscatto socio economico, ma anche relazionale a donne vittime di violenza. Perché “insieme”? Perché la violenza di genere non è un fatto privato, ma dell’intera collettività. La logica dei panni sporchi che si lavano in famiglia dev’essere infatti scardinata per promuovere l’uscita delle vittime da situazioni di violenza e soprusi in cui si trovano ingabbiate.
Il progetto si propone così di contribuire a realizzare un nuovo servizio di lavanderia grazie al quale donne in condizione di vulnerabilità possano riscattarsi e sperimentarsi nel mondo del lavoro, supportando il percorso verso l’autonomia economica, con dignità e fierezza. In particolare, per sostenere quelle donne che sono anche madri, l’attività lavorativa offrirà loro la possibilità di conciliare al meglio vita privata e lavoro con modalità flessibili.
Prima dell’avvio al lavoro, le partecipanti avranno la possibilità di formarsi su tematiche specifiche utili all’attività, per rendere competitivo e più professionale il servizio di lavanderia e a rafforzare ulteriormente le loro competenze in materia economico-finanziaria: seguiranno quindi corsi sull’utilizzo dei macchinari, degli strumenti professionali di stiratura, una formazione specifica legata alla sartoria su misura e percorsi di educazione finanziaria e al risparmio.
Nel dettaglio, i fondi raccolti serviranno per finanziare:
• l’acquisto di attrezzature, tra cui un mangano (pressa per il finissaggio dei tessuti) e un’autovettura per la consegna degli abiti;
• percorsi di formazione organizzati da agenzie formative accreditate sui temi della lavanderia, stiratura e sartoria su misura;
• percorsi di educazione finanziaria e al risparmio a cura di un’agenzia formativa;
• la promozione del servizio di lavanderia verso il pubblico grazie al supporto di una figura dedicata;
• 2 o 3 inserimenti lavorativi part-time per alcune delle beneficiarie, facilitando la conciliazione lavoro-famiglia.
Il progetto prevede di raggiungere fino ad un massimo di 6 donne vittime di violenza, fra i 20 e 60 anni, provenienti da Novara e provincia, già accolte da strutture della cooperativa, che necessitano di supporto nel raggiungimento di una maggiore autonomia economica. Grazie alla migliore autonomia e alla conciliazione vita privata e vita lavorativa, ne potranno trarre vantaggio anche gli eventuali figli, a loro volta vittime di violenza diretta o assistita.
Il nuovo servizio di lavanderia sarà dedicato alla cittadinanza, aumentando così l’impatto sociale del progetto sul territorio e contribuendo a costruire un welfare di comunità consapevole e solidale.
“Questo progetto per Liberazione e Speranza è importantissimo – ha dichiarato la presidente, Elia Impaloni – in quanto rappresenta un ulteriore tassello nella costruzione di percorsi di autonomia per le donne vittime di violenza. Abbiamo operato e stiamo operando sull’accoglienza, sulla possibilità di offrire una casa, sulle interazioni con il territorio per attivare inserimenti nel mondo del lavoro, attraverso le relazioni costruite negli anni. Questa volta ci poniamo in una situazione nuova, di gestione diretta di un’attività. Dobbiamo ringraziare Intesa Sanpaolo, che coadiuvata nella scelta da CESVI, ha deciso di sostenere il nostro progetto attraverso il Programma Formula, e invitiamo tutti a donare su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo, per permettere a Liberazione e Speranza di raggiungere l’obiettivo prefissato. Il no alla violenza può essere detto in maniera concreta e spero che in tanti decidano di farlo”.
Stefano Cappellari, Direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo ha commentato: “Attraverso il nostro programma di crowdfunding dedicato alle comunità locali, abbiamo già realizzato 148 progetti in tutta Italia, di cui 18 in Piemonte per un totale di quasi 2 milioni di euro. L’iniziativa di Liberazione e speranza a Novara merita la massima attenzione, in linea con il nostro impegno verso le persone fragili e l’inclusione femminile. Invitiamo persone e aziende a sostenere attivamente questa causa con una donazione, come faranno Intesa Sanpaolo e le società del Gruppo, devolvendo ogni contributo interamente al progetto senza percepire alcuna commissione”.