Ammonta a 60 milioni di euro complessivi, tra i fondi comunitari (Fesr, FsePlus, e Feasr), statali e regionali, l’insieme di azioni di sviluppo economico, culturale, sociale ambientale e paesaggistico, oltre al rafforzamento dei servizi essenziali, che riguarderà i Comuni di quattro aree del Friuli Venezia Giulia: Alta Carnia, Dolomiti friulane, Canal del Ferro-Val Canale e Valli del Torre e Natisone. Lo ha presentato oggi a Bruxelles l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, nella foto, fa sapere una nota della Regione, intervenendo al workshop ‘Politica di coesione e talento: alleati forti per costruire Regioni con un futuro sostenibile e inclusivo’, svoltosi nel palazzo del Comitato europeo delle Regioni. “Sostegno alle micro e piccole imprese attraverso formazione e investimenti innovativi, attuare azioni a favore dei giovani per superare le forme di isolamento- elenca Zannier-, sostegno ai progetti di efficientamento energetico, nuovi sistemi di gestione e di monitoraggio destinati alla risorsa idrica per prevenire crisi dovute alla siccità o a eventuali contaminazioni: questi sono alcuni degli interventi che la Regione Friuli Venezia Giulia e i Comuni interessati hanno individuato per il rilancio delle aree interne”. Zannier evidenzia il cambiamento metodologico che la nuova strategia per le aree interne ha introdotto, ovvero il ruolo determinante attribuito ai sindaci e all’associazionismo tra i Comuni, in una logica di condivisione degli obiettivi con la Regione. Guardando in prospettiva, aggiunge l’assessore, sta emergendo anche a livello europeo il problema del cosiddetto inverno demografico non solo per le aree interne. A tal riguardo, sul piano comunitario, la Regione ha collaborato nella stesura di un protocollo condiviso da altre 20 Regioni europee avanzando alla Commissione una serie di richieste, tra cui la creazione di una governance per elaborare delle politiche demografiche da mettere al centro dell’agenda Ue, conclude Zannier, prevedendo lo stanziamento di adeguate risorse nella programmazione delle Politiche di coesione post 2027.