L’intero comparto automobilistico europeo sta attraversando una crisi di proporzioni allarmanti, con una produzione in calo del 22% rispetto ai livelli del 2019. Questo drammatico dato evidenzia la perdita di competitività di un settore strategico per l’economia del continente, mettendo a rischio non solo posti di lavoro, ma anche la tenuta complessiva della filiera produttiva.
Uno degli aspetti più preoccupanti di questa crisi riguarda il mercato delle auto elettriche, considerato fino a poco tempo fa il futuro dell’industria automobilistica europea. Nonostante gli incentivi governativi che avevano spinto le vendite in mesi recenti, la domanda ha subito una forte contrazione. Ad agosto, la quota di mercato dei veicoli elettrici in Italia è crollata al 3,7%, un calo drammatico rispetto al picco dell’8,3% registrato a giugno. Questo dato segnala non solo una debolezza strutturale nella transizione energetica del settore, ma anche un disallineamento rispetto agli obiettivi ambientali fissati a livello europeo.
Il mercato automobilistico italiano, in particolare, ha subito una significativa contrazione. Nel mese di agosto sono state immatricolate solo 69.121 nuove vetture, un calo del 13,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo risultato interrompe bruscamente la crescita registrata nei mesi precedenti, sostenuta dagli incentivi governativi che, a quanto pare, hanno esaurito il loro effetto. Ancora più preoccupante è il confronto con i livelli pre-crisi del 2019, che mostra una riduzione del 22,5%, un segnale inequivocabile di una crisi strutturale.
Il bilancio complessivo dei primi otto mesi del 2024 rivela un aumento del 3,8% delle immatricolazioni rispetto al 2023, un risultato che tuttavia non riesce a colmare il divario rispetto ai livelli pre-crisi, con un calo ancora significativo del 18,5% rispetto al 2019. Questa situazione mette in evidenza un mercato in difficoltà, incapace di sostenere un adeguato ricambio del parco auto, con il conseguente invecchiamento del parco circolante e un potenziale aumento dei problemi legati alla sicurezza stradale e alle emissioni.
A livello europeo, le nuove immatricolazioni nell’UE hanno registrato un modesto aumento dello 0,2% ad agosto, ma con risultati contrastanti nei principali mercati della regione. In Italia e Spagna si sono registrati aumenti moderati rispettivamente del 4,7% e del 3,4%, mentre Francia e Germania hanno visto un calo delle immatricolazioni, con contrazioni del 2,3% e del 2,1%.
In netto contrasto, il mercato delle auto usate continua a mostrare segnali di vitalità, a conferma delle difficoltà che sta affrontando il settore delle auto nuove. Secondo un sondaggio condotto dal Centro Studi Promotor, l’82% dei concessionari prevede che il mercato delle auto usate rimarrà stabile o addirittura in crescita nei prossimi mesi, evidenziando una preferenza sempre maggiore dei consumatori per le auto di seconda mano rispetto a quelle nuove.