Dopo tanto tempo ho rivisto a Milano Marta Marzotto, una donna meravigliosa che mi ha sempre incantato. Non ho mai avuto il coraggio di corteggiarla per due motivi: il primo, online decisivo, perché notoriamente sono molto timido e temevo di non essere minimamente preso in considerazione. Il secondo perché, per avvicinarla e farmi largo nella ressa dei milioni dei suoi ammiratori, avrei dovuto avvicinarmi a un mondo di frenetica mondanità. Ho sempre detestato la frenesia e ho timore della mondanità: per questo si ruppe, negli anni Settanta, un mio rapporto di convivenza amorosa, due anni!, con una donna stupenda, snob e mondanissima. Ma Marta è mille cose, al di là della mondanità, con una virtù rara: nei riti mondani si parla sempre senza sincerità, la contessa dice invece sempre ciò che pensa. A febbraio, per i suoi 85 anni, uscirà – Cairo editore – la sua autobiografia.
di Cesare Lanza
“Italia Oggi”