Alphabet Inc., nella foto il ceo Sundar Pichai, la società madre di Google, è in trattative avanzate per acquisire Wiz, una startup specializzata in soluzioni di sicurezza informatica. Secondo il Wall Street Journal, l’accordo potrebbe raggiungere i 23 miliardi di dollari, diventando così la più grande acquisizione di sempre per il gigante tecnologico.
Fondata in Israele e con sede a New York, Wiz è una delle aziende software in più rapida crescita a livello globale. La startup offre soluzioni di cybersecurity basate su cloud, con rilevamento delle minacce in tempo reale e risposte gestite da intelligenza artificiale. La collaborazione con Wiz rafforzerebbe ulteriormente le capacità di Google nel difendere le reti degli utenti aziendali, integrandosi con le soluzioni già offerte tramite Google Cloud.
Negli ultimi anni, Google ha effettuato diverse acquisizioni per potenziare la propria sicurezza informatica. Nel 2022, ha acquisito Mandiant per circa 5,4 miliardi di dollari. L’acquisizione di Wiz rappresenterebbe un ulteriore passo avanti in questa strategia, rafforzando gli sforzi di Alphabet nel settore del cloud computing, dove l’azienda punta a ridurre il divario rispetto ai concorrenti.
Fondata nel 2020 da Assaf Rappaport e altri ex colleghi, Wiz ha rapidamente aumentato la propria valutazione, raccogliendo un miliardo di dollari in un round di finanziamento a maggio 2023, con una valutazione di 12 miliardi di dollari. La startup ha raggiunto i 350 milioni di dollari in ricavi ricorrenti annuali nel 2023. Wiz collabora con alcune delle più grandi aziende di cloud computing, tra cui Amazon, Microsoft e Google stessa.
L’accordo tra Alphabet e Wiz potrebbe essere soggetto alle valutazioni dell’antitrust, considerando le numerose procedure già in corso contro Google negli Stati Uniti. Tra queste, una causa del Dipartimento di Giustizia sull’eventuale abuso di posizione dominante nel campo della ricerca online e un’altra riguardante gli strumenti di pubblicità digitale.
La conclusione dell’accordo è prevista per la seconda metà del 2024, soggetta all’approvazione delle autorità regolatorie competenti e alle consuete condizioni di mercato.