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L’interesse verso le criptovalute sta registrando un significativo aumento in Italia, trainato da una serie di fattori che includono l’incremento degli investimenti e il numero crescente di persone coinvolte nel settore. Secondo l’Organismo Agenti e Mediatori (Oam), che gestisce il registro degli operatori virtuali, il saldo totale delle criptovalute detenute dagli italiani ha superato i 2,7 miliardi di euro a marzo 2024, segnando un incremento dell’85% rispetto al trimestre precedente.
Le criptovalute, come il Bitcoin, continuano a suscitare interesse come alternative agli investimenti tradizionali, attrarre sia giovani investitori che adulti esperti. I dati indicano che la maggior parte dei detentori di criptovalute si concentra nella fascia di età compresa tra i 18 e i 39 anni, rappresentando complessivamente il 64% della clientela.
L’analisi dell’Oam evidenzia anche un aumento delle operazioni di conversione da valuta legale a virtuale e viceversa, segnalando un fenomeno di riconversione in crescita. Questo fenomeno è indicativo di una maggiore adozione delle criptovalute non solo come strumento di investimento, ma anche come mezzo per transazioni quotidiane.
Le criptovalute, non avendo corso legale e non essendo regolate da banche centrali o autorità pubbliche, operano in un contesto che attira sia opportunità che sfide.
Con il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del gennaio 2022, i prestatori di servizi relativi alle criptovalute devono iscriversi nel registro dell’Oam per operare legalmente in Italia, stabilendo così un quadro normativo che mira a regolare l’attività dei Virtual Asset Service Provider (VASP).