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Prysmian, nella foto l’a. d. Massimo Battaini, leader globale nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni, ha raggiunto un traguardo storico nel campo delle tecnologie sottomarine. Recentemente, l’azienda ha completato con successo i test sea trial per l’installazione di un cavo HVDC MI1 da 500 kV a una profondità eccezionale di 2.150 metri. Questo segna la prima volta in cui un cavo HVDC è stato posato a una tale profondità, stabilendo nuovi standard nel mercato.
Il cavo innovativo è dotato di un’armatura non metallica realizzata con materiali compositi in fibre sintetiche ad alta resistenza (HMSF – High Modulus Synthetic Fibres). Questa tecnologia rappresenta una nuova generazione di soluzioni in cavo, offrendo un’armatura che può essere fino al 50% più leggera dell’acciaio, ideale per le installazioni in acque profonde. Il progetto è stato reso possibile grazie alla nave posacavi all’avanguardia Leonardo da Vinci, che ha consentito l’installazione e la manutenzione del cavo a profondità marine mai esplorate prima.
Il successo dei test sea trial è il risultato di rigorosi test di laboratorio e conferma la solidità delle innovazioni tecnologiche di Prysmian. Questa stessa tecnologia è stata precedentemente utilizzata con successo nel 2019 per l’interconnessione Evia-Andros-Tinos a 550 metri di profondità e nel 2020 per il progetto di interconnessione sottomarina Creta-Peloponneso a 1.000 metri di profondità.
Il cavo HVDC verrà utilizzato nel progetto Tyrrhenian Link, commissionato da Terna S.p.A. nel 2021 con un investimento di 1,7 miliardi di euro. Prysmian è responsabile della progettazione, fornitura e installazione di oltre 1.500 km di cavi sottomarini per supportare gli scambi energetici tra Sardegna, Sicilia e Campania, contribuendo al rafforzamento dell’hub energetico nel Mediterraneo.
Questo importante traguardo di Prysmian non solo evidenzia la capacità dell’azienda di innovare nel settore sottomarino, ma anche il suo impegno nel supportare lo sviluppo infrastrutturale dell’energia in Italia e nel Mediterraneo, promuovendo una maggiore sicurezza e efficienza nella trasmissione energetica attraverso il mare.